L'Ordine dei medici: «Sanzioni a chi comunica contro i vaccini»

Domenico Crisarà, presidente dell'Ordine dei medici di Padova
PADOVA Tenero, con i medici No Vax, il dottor Domenico Crisarà non lo è mai stato. Sette mesi fa, nella conferenza stampa di insediamento come presidente...

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PADOVA Tenero, con i medici No Vax, il dottor Domenico Crisarà non lo è mai stato. Sette mesi fa, nella conferenza stampa di insediamento come presidente dell'Ordine dei Medici di Padova, non fece nemmeno a tempo a presentarsi e annunciò subito tolleranza zero: «Chiunque farà comunicazione contro i vaccini, finirà sotto procedimento disciplinare». Da due mesi incalza l'Ulss Euganea: «Ci diano gli elenchi dei non vaccinati». Ora il momento è vicino, gli elenchi sono ormai pronti e il presidente dell'Ordine annuncia già la prossima mossa: «Vogliamo pubblicare tutti i nomi dei medici che hanno rifiutato il vaccino. È giusto renderli pubblici, è una garanzia per i cittadini. Ho già dato mandato all'ufficio legale dell'Ordine di valutare la procedura da seguire e consulteremo il garante della privacy. Vogliamo essere inattaccabili, ma riteniamo sia giusto così».


I DATI

Secondo i dati regionali la provincia di Padova è quella che conta il maggior numero di sanitari non vaccinati: 4.088. Di questi, i medici sono 725. Crisarà guida un'Ordine che conta 7mila iscritti e stima che siano 70 i non vaccinati che operano nel Servizio sanitario regionale tra ospedalieri, specialisti dei distretti e dottori di famiglia. 
«Attendiamo che l'Ulss completi le procedure e proceda alle sospensioni - spiega Crisarà -, poi noi procederemo alla ratifica con le sospensione dall'albo. Questi signori saranno dei laureati in Medicina ma non saranno considerati medici abilitati a prestare servizio. Se lo faranno abusivamente, saranno denunciati in Procura». 
Poi il presidente entra nel merito dell'ultima mossa. «Non mi importa se l'Ulss deciderà di sospendere o meno. Noi in ogni caso abbiamo chiesto gli elenchi con i nomi di tutti coloro che hanno rifiutato il vaccino per poterli pubblicare. Naturalmente mi riferisco solo a chi non ha una giustificazione: se invece un medico è in possesso di un certificato che attesta l'impossibilità a vaccinarsi è un altro discorso e non sarebbe corretta la pubblicazione del nome. Per quanto riguarda i rifiuti, invece, credo sia importante rendere tutto trasparente: io devo sapere se il medico che mi sta visitando o che sta prendendo in cura mio padre è un medico che ha scelto di immunizzarsi o meno». 


Per quel che riguarda i procedimenti disciplinari relativi a chi fa comunicazione e divulgazione No Vax, anche su questo fronte Crisarà è passato dalle parole ai fatti: «Le prime convocazioni sono già partite». 
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Il Gazzettino