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CHIOGGIA - «Dodici metri quadri a ombrellone? Qui non c'è alcun problema». Non si preoccupano gli operatori balneari di Sottomarina e Isola Verde di fronte all'ordinanza regionale che allunga i distanziamenti tra gli ombrelloni in spiaggia rispetto alle linee guida nazionali. Queste ultime, infatti, prevedono di «assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia». L'ordinanza di Zaia, invece, richiede 12 metri quadri e «esclusivamente in zone soggette a particolari fenomeni erosivi» i Comuni possono derogare, con apposita ordinanza, «garantendo comunque una area di distanziamento non inferiore a 10,50 mq fra i sistemi di ombreggio». E sono due i motivi per cui la norma, sia pure più restrittiva, non desta particolari patemi. La prima è che si tratta della stessa norma dell'anno scorso. «Già nel 2020 - conferma Giorgio Bellemo, presidente dell'associazione Ascot la Regione aveva dato queste indicazioni: le abbiamo rispettate allora e le rispetteremo anche adesso». La seconda è che la larghezza della spiaggia, soprattutto a Sottomarina, permette di assorbire quei 15-25 centimetri in più che, a conti fatti, sono l'allungamento della distanza massima tra ombrelloni. «Garantivamo i 12 metri quadri già l'anno scorso e quest'anno abbiamo già allestito gli stabilimenti con il distanziamento previsto dicono Gianni Boscolo Moretto e Luciano Serafini, presidenti di Gebis e Cisa Camping se poi ci sono tratti che, per una eccessiva erosione o per la conformazione della costa, non possono rispettare i 12 metri, il sindaco, che ha una conoscenza diretta del territorio, ha la possibilità di derogare, scendendo a 10,5 metri quadri». Questi tratti di spiaggia potrebbero trovarsi a Isola Verde o nella zona dei campeggi di Sottomarina: «Se avremo difficoltà, chiederemo la deroga».
Il Gazzettino