Venezia. Muore per un tumore alla laringe, la società Edison condannata a risarcire 70mila euro

Operaio muore per un tumore alla laringe, la società Edison condannata a risarcire 70mila euro
VENEZIA - È morto nel maggio del 2019 a causa di un tumore alla laringe causato dall'amianto con cui è entrato in contatto lavorando nello stabilimento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - È morto nel maggio del 2019 a causa di un tumore alla laringe causato dall'amianto con cui è entrato in contatto lavorando nello stabilimento dell'alluminio di Fusina. I suoi eredi hanno diritto ad un risarcimento complessivo di circa 70 mila euro. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Venezia che, accogliendo parzialmente le richieste avanzate dall'avvocato Enrico Cornelio, ha condannato al versamento della somma la società Edison spa, ritenuta responsabile dell'accaduto in concorso con le varie aziende che si sono succedute nella gestione dello stabilimento, tutte cessate di esistere (e che, dunque, non possono essere chiamate in causa).

Il risarcimento

A pagare per tutte sarà Edison in qualità di "debitore solidale", in quanto non ha esercitato il regresso contro gli altri datori di lavoro dell'uomo. La decisione del Tribunale di Venezia è importante perché la stessa strada potrà essere seguita da altri lavoratori del settore dell'alluminio ammalatisi per colpa dell'amianto.
L'ammontare del risarcimento accordato alla vedova e al figlio adulto, non è particolarmente consistente in quanto parte del danno patito dal lavoratore è stato provocato dalla sua abitudine al fumo. La sentenza potrà essere impugnata in appello. L'operaio aveva iniziato a lavorare a Fusina nel 1971 e fino al 1973 è stato dipendente di Edison. Poi il suo datore di lavoro cambiò più volte: prima Alumental spa, poi Aluminio Italia, Aliminia spa e Alcoa Italia, fino al pensionamento avvenuto nel 2007.

La consulenza medico legale disposta dalla giudice Chiara Coppeta Calzavara ha accertato il nesso di causa tra l'insorgenza del tumore e l'esposizione prolungata all'amianto sul posto di lavoro, sostenendo però che anche il vizio del fumo ha contribuito alla malattia.


Nella maggior parte dei casi l'esposizione all'amianto provoca un tunore al polmone. In questo caso il decesso è stato provocato invece da un cancro alla laringe a seguito del quale l'operaio ha vissuto gli ultimi mesi di vita senza poter parlare, potendosi nutrire unicamente attraverso un sondino naso gastrico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino