MANIAGO - Si è presentato da solo nella caserma dei carabinieri della Compagnia di Sacile: «Sono io l’investitore...». S.N., 60 anni, operaio ghanese, si...
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L’INVESTIMENTO
Il corpo di Ali è stato notato lunedì mattina, verso le 6, da due automobilisti che hanno allertato il Nue112. L’immigrato era riverso sul ciglio della strada, in via Maniago, in corrispondenza dell’accesso alla zona industriale di San Quirino. Era incosciente, aveva lesioni gravissime e indossava uno zainetto. Alcune tracce, individuate dai carabinieri durante i rilievi, hanno fatto pensare a un “pirata della strada”, qualcuno che alla guida di un’auto o di un furgone aveva travolto il pedone e si era dato alla fuga. Gli accertamenti degli inquirenti si stavano già muovendo in questa direzione, quando S.N. si è presentato in caserma ammettendo le sue responsabilità. Ha riferito che lunedì, quando ha travolto il 29enne, stava tornando a casa dal turno di lavoro in orario notturno. Si sarebbe reso conto della gravità della situazione soltanto quando è venuto a conoscenza della notizia divulgata dai media.
ACCERTAMENTI
La Procura ha delegato una serie di accertamenti ai carabinieri del Radiomobile di Sacile che si stanno occupando della ricostruzione della dinamica dell’incidente. Bisognerà anche chiarire l’ora dell’investimento per stabilire quale fosse la visibilità. Farman Ali fino a gennaio aveva un posto di lavoro fisso. Si era licenziato e attualmente alloggiava a Pordenone. Lunedì era a piedi a San Quirino, non è chiaro se arrivasse da Pordenone, se qualcuno gli avesse dato un passaggio e dove fosse diretto a quell’ora. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino