Investe operaio e fugge. Poi il pirata si costituisce: «Credevo fosse un animale»

Mercoledì 26 Febbraio 2020 di C.A.
Una pattuglia dei carabinieri in una foto d'archivio
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MANIAGO - Si è presentato da solo nella caserma dei carabinieri della Compagnia di Sacile: «Sono io l’investitore...». S.N., 60 anni, operaio ghanese, si è costituito lunedì sera, dopo aver consultato l’avvocato Laura Ferretti. Il legale era fuori città, non poteva garantirgli assistenza direttamente, ma non ha avuto dubbi sul da farsi. «L’ho consigliato di andare subito dai carabinieri - conferma - Non si era reso conto di aver investito una persona, pensava di aver travolto un animale, un cinghiale o un cervo. È sceso, si è guardato attorno, ma non ha notato nulla e si è allontanato». L’auto dell’uomo è già stata posta sotto sequestro da parte dei carabinieri del Radiomobile. I segni dell’incidente sono evidenti sul cofano e nel lato destro del parabrezza. Il sostituto procuratore Federico Facchin ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di lesioni stradali gravi. Farman Ali, 29 anni, origini pakistane, residente a Maniago, ma con un domicilio a Pordenone, sta lottando per la vita all’ospedale Santa Maria degli Angeli. È ricoverato nel reparto di Rianimazione, le sue condizioni sono disperate e i medici stanno facendo il possibile per strapparlo alla morte.
L’INVESTIMENTO
Il corpo di Ali è stato notato lunedì mattina, verso le 6, da due automobilisti che hanno allertato il Nue112. L’immigrato era riverso sul ciglio della strada, in via Maniago, in corrispondenza dell’accesso alla zona industriale di San Quirino. Era incosciente, aveva lesioni gravissime e indossava uno zainetto. Alcune tracce, individuate dai carabinieri durante i rilievi, hanno fatto pensare a un “pirata della strada”, qualcuno che alla guida di un’auto o di un furgone aveva travolto il pedone e si era dato alla fuga. Gli accertamenti degli inquirenti si stavano già muovendo in questa direzione, quando S.N. si è presentato in caserma ammettendo le sue responsabilità. Ha riferito che lunedì, quando ha travolto il 29enne, stava tornando a casa dal turno di lavoro in orario notturno. Si sarebbe reso conto della gravità della situazione soltanto quando è venuto a conoscenza della notizia divulgata dai media.
ACCERTAMENTI
La Procura ha delegato una serie di accertamenti ai carabinieri del Radiomobile di Sacile che si stanno occupando della ricostruzione della dinamica dell’incidente. Bisognerà anche chiarire l’ora dell’investimento per stabilire quale fosse la visibilità. Farman Ali fino a gennaio aveva un posto di lavoro fisso. Si era licenziato e attualmente alloggiava a Pordenone. Lunedì era a piedi a San Quirino, non è chiaro se arrivasse da Pordenone, se qualcuno gli avesse dato un passaggio e dove fosse diretto a quell’ora.
Ultimo aggiornamento: 16:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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