Il lavoro c'è ma gli operai specializzati non si trovano: ecco le figure richieste

Padova, ripresin nell'artigianato dopo 3 nani di magra
ALBIGNASEGO - Dopo tre anni consecutivi di stagnazione gli artigiani registrano, finalmente, una “ripresina”. «Il peggio sembra essere passato – commenta...

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ALBIGNASEGO - Dopo tre anni consecutivi di stagnazione gli artigiani registrano, finalmente, una “ripresina”. «Il peggio sembra essere passato – commenta il presidente del mandamento Upa di Albignasego (comprende anche Maserà, Due Carrare e Casalserugo), Davide Lunardi –. Nel territorio vi sono ancora margini per fare impresa a livelli eccellenti». 

In questo momento però sono richiestissime, e difficilmente reperibili, figure quali addetti al controllo numerico delle macchine, tornitori, fresatori, verniciatori, carpentieri, posatori, lattonieri e autoriparatori meccatronici: «Per loro l’occupazione è assicurata». Secondo gli ultimi dati Upa, al 31 dicembre del 2019, il settore delle costruzioni è tornato a tirare: 303 le imprese edili ad Albignasego, 126 a Maserà, 117 a Due Carrare e 88 a Casalserugo. 

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COSTRUZIONI MAI BLOCCATE
«In realtà, nella cittadina degli Obizzi ci sono sempre state le gru, pure con la più profonda recessione – osserva Lunardi –. In generale, la prima cintura è ancora molto appetibile, in particolare per le nuove famiglie che cercano la comodità e, al tempo stesso, spazi verdi. Discorso simile per i paesi confinanti. Magari sono un po’ più distanti dal capoluogo, ma qui si possono strappare prezzi migliori rispetto, ad esempio, a Albignasego. Quando riparte il mattone questo fa da traino, indirettamente, agli altri filoni». 
Subito dietro il comparto manufatturiero - confezioni, legno, lavorazione meccanica e delle plastiche –, con 333 attività sparse nel comprensorio. Sul gradino più basso del podio i servizi legati al benessere, con 150 botteghe. E ancora: il commercio all’ingrosso e al dettaglio conta 92 unità, il trasporto e il magazzinaggio 87. Il noleggio auto e le agenzie di viaggio sono, complessivamente, 83, mentre le attività dei servizi di alloggio e ristorazione 41. In tutto, le aziende artigiane del mandamento sono 1.476.
BASTA PESSIMISMO

«Non nascondiamoci dietro a un dito, anche noi abbiamo risentito della crisi – chiarisce Lunardi -. Tuttavia, non vogliamo continuare a fare i pessimisti e a lagnarci; siamo chiamati a guardare con fiducia al futuro». Basta che il Governo non aumenti l’Iva: «Sarebbe una mazzata, proprio ora che stiamo vedendo una luce in fondo al tunnel». «Una peculiarità dei nostri associati sta nel fatto che lavorano prodotti che per definizione provengono solo dalle nostre terre. Garantiti, certificati e sicuri. La forza dell’associazionismo: siamo riusciti a fare rete nella difficoltà e, insieme, ne siamo usciti». 
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Il Gazzettino