Scultura troppo provocante, rifiutata dalla mostra: l'artista espone da solo all'aperto

L'artista Ceolin con la sua opera
MOGLIANO - «La mia opera è stata rifiutata perché troppo provocante», ha spiegato ieri mattina, 8 dicembre, l’artista Fabio Ceolin che ha...

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MOGLIANO - «La mia opera è stata rifiutata perché troppo provocante», ha spiegato ieri mattina, 8 dicembre, l’artista Fabio Ceolin che ha comunque esposto la sua scultura negli spazi antistanti la sala del Broletto, dove si stava svolgendo l’inaugurazione della mostra “Il Paradiso Perduto” organizzata dal Circolo Piranesi di Mogliano con il patrocinio del Comune, assessorato alla cultura. “Adamo ed Eva, un banale morso alla mela e l’uomo perde il Paradiso” è il titolo del lavoro in ferro sbalzato dello scultore moglianese Ceolin, raffigurante una grande mela “morsicata” contenente i genitali maschile e femminile, sui due lati opposti.

LA CRITICA
«Troppo provocante, almeno così mi è stato detto dopo che la commissione si è riunita per decidere le opere ammesse alla collettiva degli artisti soci della Piranesi» continua il maestro Ceolin, protagonista della personale esposizione all’aperto, a pochi metri dall’edificio dello Spazio Arte Urbano di via Ronzone e Vitale. Intanto il presidente del centro artistico culturale Piranesi, Angelo Zennaro, dava inizio all’inaugurazione della mostra spiegando il motivo di quel titolo: Il Paradiso Perduto. «Dipingere, fotografare, creare, è frutto di un dono che ci è dato, è l’atto più bello che ci sia perché si inizia una narrazione che neanche sai dove va a finire. Bene – spiega il presidente Zennaro - io ho cercato che ci fosse un tema, una ragione per la quale uso questo dono, che mi è arrivato e devo metterlo a fuoco. Così il Paradiso Perduto sono due parole con un significato preciso, la prima di qualcosa che ci fa stare bene, che ci fa felici, e la seconda è la sua perdita». A tagliare il nastro della mostra il vice sindaco e assessore Giorgio Copparoni che ha ricordato il profondo valore dei luoghi dedicati all’arte e alla cultura: «Non entriamo nella questione interna al circolo Piranesi, con cui peraltro collaboriamo proficuamente da inizio mandato». Poi, aggiunge: «Bisogna che l’arte e la cultura si diffondano in tutta la città e chiedo a tutti voi di aiutarmi perché questo succeda. Abbiamo tanti spazi adatti e vi chiedo di collaborare. Se abbiamo la cultura siamo in paradiso sempre, altrimenti lo perdiamo».

IL CENTRO PIRANESI


La mostra inaugurata ieri, rimarrà aperta fino all’8 gennaio con orario d’apertura: 16,30 – 19,30 il venerdì e 10,30 – 12,30 poi 16,30 – 19,30 i sabati e le domeniche, con ingresso libero. Sono esposte le opere di 26 artisti soci del Circolo Piranesi. «Ho sempre collaborato con il Circolo per la realizzazione delle mostre e ho sempre dato una mano volentieri ma ora non mi sento più di farne parte perché non condivido alcune scelte intraprese, indipendentemente da questa mia esclusione» puntualizza l’artista Fabio Ceolin.
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Il Gazzettino