Women for freedom, Luisa Rizzon confermata presidente della onlus che segue progetti in Camerun e Bolivia

Il direttivo di Women for freedom, con presidente Luisa Rizzon
BASSANO - L'assemblea dei soci della onlus "Women for freedom" ha confermato il consiglio d’amministrazione del triennio precedente. Rimane alla...

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BASSANO - L'assemblea dei soci della onlus "Women for freedom" ha confermato il consiglio d’amministrazione del triennio precedente. Rimane alla presidenza  Luisa Rizzon, con vice Lucia Cuman, tesoriere Davide Parise e consiglieri Gianfranco Cipresso e Marco Bertolini. Nata nel 2014 da un piccolo gruppo di amici con un sogno nel cassetto, ovvero liberare donne e bambini per costruire un mondo migliore, la onlus sta seguendo principalmente due progetti.

Il primo è attivo in Camerun dal 2018, “A scuola di igiene e di rispetto”, e mira a rompere il circolo vizioso che esclude bambine e ragazze camerunensi dal pieno godimento dei diritti umani fondamentali, migliorandone nelle scuole le condizioni igienico sanitarie e, parallelamente, fornendo educazione igienica agli studenti di ambo i sessi. Di recente la onlus ha vinto un bando regionale "Progetti di cooperazione allo sviluppo sostenibile"  che le permetterà di proseguire con la seconda fase dell'iniziativa per le donne camerunensi.

Una foto scattata in Camerun relativa al progetto "A scuola di igiene e rispetto" (credits Linda Scuizzato). Nel titolo il direttivo della onlus.

 

 

L'altro progetto è "Trampolin", avviato l'anno scorso in Bolivia, con obiettivo principale la ristrutturazione e l’ampliamento di un immobile del complesso della Fondazione Munasim Kullakita per ospitare ragazze vittime di tratta e sfruttamento sessuale, e ricollocarle nel tessuto sociale attraverso strumenti di autonomia socio economica che permettano loro di vivere al di fuori dai circuiti criminosi. Il cofondatore di "Women for freedom", Davide Parise, tornato recentemente da una visita di monitoraggio del progetto, ha spiegato - si legge in una nota dell'associazione -  che il complesso sarà pronto già entro la prossima primavera.

La onlus si autofinanzia anche con fondi privati, ad esempio con banchetti organizzati nel suo territorio di riferimento bassanese. Nel 2021 dichiara di aver raccolto 234.157 euro, di cui 11.808 con il 5x1000 e 57.202 da offerte di privati.

In Italia, quest'anno Women for freedom - si legge nella nota - proseguirà l'attività per migliorare le opportunità di reinserimento lavorativo per donne in condizioni di svantaggio sociale o economico, con tirocini e percorsi di formazione del progetto Energia Donna. 

 

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Il Gazzettino