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Sarà celebrato probabilmente in autunno il processo-bis per il delitto di Tatiana Tulissi. L'annullamento dell'assoluzione di Paolo Calligaris era stato accolto con favore dalla famiglia della vittima, che da quindici anni attende «verità e giustizia». Ma in attesa di presentarsi davanti alla Corte d'Assise d'Appello di Venezia, l'imprenditore è determinato a portare avanti le proprie indagini difensive, condensate nelle sei pagine dell'esposto con cui ha chiesto e ottenuto l'apertura dell'inchiesta su Luigi Carta.
LE ANNOTAZIONI
L'atto è stato presentato il 16 settembre 2022, cioè sei giorni dopo l'assalto di Carta al centro commerciale Le Porte di Mestre.
I sospetti di Calligaris nei confronti di Carta sono poi stati alimentati dal revolver impiegato nell'irruzione al supermercato Despar di Conegliano, «arma identica a quella utilizzata nell'omicidio», nonché dalla pistola semiautomatica impugnata a Mestre, «un'arma clandestina». L'imprenditore ha chiesto il riscontro «della sussistenza di un alibi» di Carta per l'11 novembre 2008, «la verifica della compatibilità» fra il suo piede e gli pneumatici della macchina rubata la sera prima con l'impronta e le tracce repertate sul luogo del delitto, «l'accertamento tecnico sulla compatibilità» delle armi sequestrate al 66enne con i proiettili che hanno ucciso Tatiana, «pur essendo improbabile che abbia conservato la pistola se resasi strumento di un omicidio». I risultati della perizia balistica sulla calibro 38 di Conegliano hanno però già escluso che sia la stessa arma di Manzano. Perciò ora i carabinieri la cercano nel torrente. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino