OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SAN VITO - «Nessuno mi restituirà mio marito, ma sapere che hanno catturato quello che gli ha sparato è un sollievo al cuore». Così Katherine Pina Agramonte, la moglie di Yancarlos, trentenne sanvitese ucciso con un colpo d’arma da fuoco durante una rapina nel quartiere di Cristo Rey a Santo Domingo lo scorso 16 gennaio. Il cerchio delle indagini si restringe e nelle mani della polizia dominicana finisce Nanan, colui che avrebbe sparato al giovane. Il malvivente è stato arrestato venerdì scorso dopo una segnalazione arrivata in Centrale. «Una telefonata anonima per avvertire che lui si trovava a casa di sua zia, dove era sempre rimasto nascosto». Identificato e catturato, l’uomo è stato portato in carcere in attesa dell’udienza preliminare di oggi. «Non so chi abbia chiamato, ma anche i delinquenti hanno i loro nemici. Posso solo dire grazie a chi quel giorno ha telefonato alla polizia».
IN TRIBUNALE
Settimana impegnativa per la famiglia di Yancarlos, che ancora non si arrende e cerca giustizia. Domani in tribunale a Santo Domingo l’udienza a carico del familiare che si trovava con lui quella sera e che il giorno dopo la tragedia, recandosi a uno sportello bancomat, avrebbe prelevato dal conto della vittima una somma di denaro di circa mille euro.
Omicidio di Santo Domingo, la svolta delle indagini in un prelievo bancomat dal conto di Yancarlos
LA BANDA
Oltre al familiare, dei quattro che agirono quella notte, solo uno è ancora latitante. Uno dei malviventi è morto a seguito di un episodio di delinquenza locale. Il presunto assassino è stato arrestato, mentre il 19enne Daniel Ogando Soriano, presunto rapinatore è stato condannato a un anno preventivo di carcere e andrà a giudizio ultimo il prossimo 14 gennaio.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino