Ucciso e bruciato sotto le pietre, gli amanti killer aiutati dal vicino Precedente inquietante

Franco Felis e a destra la vittima Aldo Gualtieri
POSSAGNO (TREVISO) - Anni fa era stato beffato da Manuel Palazzo, che gli aveva sciolto del sonnifero nella birra per portargli via due televisori al plasma. La notte del 18...

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POSSAGNO (TREVISO) - Anni fa era stato beffato da Manuel Palazzo, che gli aveva sciolto del sonnifero nella birra per portargli via due televisori al plasma. La notte del 18 aprile, ha aiutato lui e Lucia a caricare in macchina il corpo di Aldo Gualtieri, ucciso a coltellate e avvolto in una coperta. E probabilmente stordito, prima, con del sonnifero nel caffè. Corsi e ricorsi di un caso che sembra riportare sempre agli stessi personaggi: per aver partecipato all'occultamento del cadavere del 39enne di Romano d'Ezzelino, Franco Felis, 38 anni di Caerano, è finito sul registro degli indagati.




Il terzo nome dall'inizio delle indagini sull'omicidio del compagno di Lucia Lo Gatto, ucciso in casa, caricato sulla sua macchina, una Golf blu, bruciato e coperto di pietre lungo un sentiero a Possagno. Concorso in occultamento di cadavere l'accusa a carico di Felis, sentito a più riprese dai carabinieri del Nucleo investigativo, alla presenza del suo avvocato. Estraneo al delitto, ma non al maldestro tentativo di far sparire il corpo: Felis abitava ultimamente con Palazzo e con Antonella Badoer nell'appartamento accanto a quello in cui vivevano Gualtieri, Lucia e le due figlie.







Era lì almeno da gennaio: con Palazzo, malgrado il furto subito qualche anno fa, non solo era rimasto in contatto, ma era tornato in buoni rapporti, tanto da andare a stare sotto lo stesso tetto, per dividere le spese. Il precedente di Sernaglia del 2008, quando era toccato a Felis essere stordito col sonnifero nella birra, aveva fatto ipotizzare, nei giorni successivi all'omicidio, che fosse stato proprio Palazzo a "suggerire" a Lucia di usare quella modalità con Aldo, alterandogli il caffè.



Quando il 39enne è morto, la coppia aveva rivelato quello che aveva fatto ai due coinquilini di Manuel. Antonella di quella storia non ne aveva voluto sapere, Franco, lì per lì, aveva aiutato i due a trasportare fino in garage il corpo. E a caricarlo nell’auto.





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Il Gazzettino