POSSAGNO (TREVISO) - Anni fa era stato beffato da Manuel Palazzo, che gli aveva sciolto del sonnifero nella birra per portargli via due televisori al plasma. La notte del 18...
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Il terzo nome dall'inizio delle indagini sull'omicidio del compagno di Lucia Lo Gatto, ucciso in casa, caricato sulla sua macchina, una Golf blu, bruciato e coperto di pietre lungo un sentiero a Possagno. Concorso in occultamento di cadavere l'accusa a carico di Felis, sentito a più riprese dai carabinieri del Nucleo investigativo, alla presenza del suo avvocato. Estraneo al delitto, ma non al maldestro tentativo di far sparire il corpo: Felis abitava ultimamente con Palazzo e con Antonella Badoer nell'appartamento accanto a quello in cui vivevano Gualtieri, Lucia e le due figlie.
Era lì almeno da gennaio: con Palazzo, malgrado il furto subito qualche anno fa, non solo era rimasto in contatto, ma era tornato in buoni rapporti, tanto da andare a stare sotto lo stesso tetto, per dividere le spese. Il precedente di Sernaglia del 2008, quando era toccato a Felis essere stordito col sonnifero nella birra, aveva fatto ipotizzare, nei giorni successivi all'omicidio, che fosse stato proprio Palazzo a "suggerire" a Lucia di usare quella modalità con Aldo, alterandogli il caffè.
Quando il 39enne è morto, la coppia aveva rivelato quello che aveva fatto ai due coinquilini di Manuel. Antonella di quella storia non ne aveva voluto sapere, Franco, lì per lì, aveva aiutato i due a trasportare fino in garage il corpo. E a caricarlo nell’auto.
Il Gazzettino