Omicidio di Lendinara, 30enne ucciso da una coltellata durante una lite tra braccianti: 32enne condannato a 9 anni e 4 mesi

Omicidio di Lendinara, 30enne ucciso da una coltellata durante una lite tra braccianti: 32enne condannato a 9 anni e 4 mesi
LENDINARA (ROVIGO) - È stato condannato a 9 anni e 4 mesi Mohammed Bensoltana, il 32enne di origini marocchine, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

LENDINARA (ROVIGO) - È stato condannato a 9 anni e 4 mesi Mohammed Bensoltana, il 32enne di origini marocchine, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, accusato dell'omicidio, nella notte fra sabato 9 e domenica 10 luglio dello scorso anno, del 30enne connazionale Abdennebi Alasri, nella casa dove vivevano durante la stagione agricola, in via Ca' Mignola bassa, nella campagna di Lendinara.

La coltellata e la fuga, condannato a 9 anni e 4 mesi

Subito dopo aver vibrato la coltellata risultata letale, il 32enne era poi fuggito a piedi ed era stato poi rintracciato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Rovigo, insieme a quelli della Stazione locale, l'11 luglio, in un bar del centro di Bovolone. Ieri il giudice per le udienze preliminari Silvia Varotto, a conclusione del giudizio con rito abbreviato, condizionato dall'audizione di un consulente che aveva avanzato la tesi della legittima difesa o, quanto meno, dell'eccesso di legittima difesa, lo ha ritenuto colpevole di omicidio volontario, condannandolo a 9 anni e 4 mesi di reclusione ed al pagamento di 100mila euro a testa di risarcimento nei confronti dei genitori della vittima e di 30mila euro ad uno zio.

La ricostruzione

Le tre coltellate, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero state vibrate durante una lite, divampata in parte a causa dell'eccesso di alcol, in parte ad apprezzamenti e battutine che sarebbero state fatte sulle rispettive mogli e fidanzate, non graditi ad Alasri che per questo avrebbe colpito il connazionale con un pugno. Ne è nato un parapiglia furioso, con i due contendenti che si sono avvinghiati. È durante questa colluttazione che Bensoltana ha afferrato un coltello da cucina ed ha vibrato tre fendenti, uno dei quali ha reciso l'arteria femorale di Alasri, provocandone la morte.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino