CESSALTO - Testa bassa, sguardo perso nel vuoto e sospiri profondi, accompagnati da qualche farfugliamento. Francesco Sgroi, assieme al suo legale, l'avvocato Marco Rebecca,...
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«Avvalersi della facoltà di non rispondere - ha affermato l'avvocato Rebecca - credo sia l'unica soluzione adeguata in questo momento considerato che le condizioni psichiche in cui versa non gli consentono di rendere dichiarazioni che abbiano un senso compiuto». Intanto emerge una possibile causa scatenante del raptus omicida. Un errore nella compilazione del modello 730 che, pare, poteva mettere rischio il diritto alla casa Ater dell’anziana.
Sgroi è estremamente provato, anche fisicamente, e si teme possa sviluppare tendenze suicide. Non a caso è guardato a vista 24 ore su 24 (anche durante i colloqui con il suo legale, circostanza tutt'altro che usuale) tanto che lo psichiatra del carcere, che lo ha visitato, ritiene che la sorveglianza da prestare al 59enne debba essere necessaria proprio per l'alto rischio che possa togliersi la vita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino