Uccise la moglie e simulò il suicidio: condannato a 30 anni di carcere

Angelo Lavarra e la moglie Anna Filomena Barretta
VICENZA - E' stato condannato a 30 anni di reclusione Angelo Lavarra, 44 anni, il metronotte di Marano Vicentino che il 18 novembre 2018 uccise la moglie Anna...

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VICENZA - E' stato condannato a 30 anni di reclusione Angelo Lavarra, 44 anni, il metronotte di Marano Vicentino che il 18 novembre 2018 uccise la moglie Anna Filomena Barretta con un colpo di pistola e poi cercò di simularne il suicidio, ma fu incastrato dalle indagini svolte dai carabinieri. È la pena inflitta oggi, martedì 2 marzo, al palazzo di giustizia di Vicenza, dal giudice Barbara Maria Trenti.


Il tribunale berico ha accolto la richiesta del pubblico ministero Pilla, ordinando un ingente risarcimento (pari ad oltre 1 milione e 230 mila euro complessivo) a tutte le parti civili, compreso il Comune di Marano che aveva chiesto dei danni simbolici e per il quale è stato deciso un risarcimento di 1.000 euro. L’assassino, reo confesso e in carcere da oltre un anno, ha ascoltato la sentenza a testa bassa e al momento della lettura non ha avuto nessun segno di reazione: i suoi avvocati sono in attesa di avere in mano le motivazioni per poi decidere se presentare ricorso. Lavarra ha evitato l'ergastolo solamente per aver chiesto il rito abbreviato.

«Si tratta di un passaggio giuridico e politico molto importante per noi: le istituzioni hanno affermato unite e con chiarezza una condanna che stabilisce che la violenza di genere non ha cittadinanza», il commento del sindaco di Marano, Marco Guzzonato, che poi conferma: «Al nostro Comune, costituitosi parte civile nel processo, sono stati simbolicamente riconosciuti 1.000 euro, richiesti come parte lesa da questa terribile vicenda: la cifra sarà interamente destinata alle attività dello sportello donna del Comune di Marano, aperto lo scorso autunno e intitolato ad Anna Filomena Barretta. La comunità maranese ha sofferto molto per questa triste vicenda, ma ha anche saputo reagire e non smetterà di stare vicino idealmente e concretamente alle due figlie di Anna Filomena Barretta e a tenere vivo il suo ricordo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino