​Omicidio tra le roulotte: uomo ucciso a colpi di machete dal figlio, arrestato nella notte

ROVIGO - Omicidio a Sant'Apollinare, alle porte di Rovigo. Uccide il padre a colpi di machete dopo l’ennesimo litigio e poi si dà alla fuga insieme alla...

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ROVIGO - Omicidio a Sant'Apollinare, alle porte di Rovigo. Uccide il padre a colpi di machete dopo l’ennesimo litigio e poi si dà alla fuga insieme alla moglie. Tragedia familiare ieri sera a Sant’Apollinare, la frazione alle porte di Rovigo, lungo la provinciale che conduce a Ceregnano. Un litigio in famiglia tra padre e figlio è degenerato al punto da vedere quest’ultimo impugnare, non ancora maggiorenne, un machete e sferrare dei colpi sul corpo del padre.


IL RITROVAMENTO
Il cadavere di Eddis Cavazza, 45 anni, è stato ritrovato nel fossato lungo la strada provinciale che conduce verso un gruppo di case, riverso contro la recinzione. Al momento dell’arrivo dei primi soccorsi l’uomo era già senza vita. Non è chiaro se l’uomo si trovasse in quel punto nel disperato tentativo di chiedere aiuto ai residenti nella villetta vicina o se la lite si sia conclusa proprio lì, con gli ultimi colpi di machete infertigli dal figlio.


LA FUGA
Quest’ultimo di soli 17 anni, insieme alla moglie si è dato alla fuga a bordo di una Opel Zafira. Subito sono stati attivati posti di blocco in tutta la zona: il ragazzo e la compagna sono stati rintracciati e fermati in tarda serata dalla Polizia.


LE INDAGINI
Sul posto, oltre alla Polizia e al reparto Scientifico della Questura di Rovigo, sono intervenuti anche i vigili del fuoco, con la torre faro per illuminare il luogo del delitto e il pubblico ministero di turno, la dottoressa Maria Giulia Rizzo.


Ancora ignote le cause che hanno condotto all’aspro diverbio sfociato nell’omicidio. La tragedia si è consumata verso le 19. Padre e figlio vivono nell’accampamento di roulotte a pochi metri dal luogo in cui è avvenuto il delitto. Un nucleo familiare ben conosciuto sia alle forze dell’ordine che ai Servizi sociali del Comune. Non sarebbe la prima volta che nel piccolo campo di roulotte, dove il nucleo familiare vive alla stregua di una comunità nomade, vengono segnalati episodi di violenza.

 

 

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Il Gazzettino