Oltre 10mila treni con Monfalcone: il Porto è primo a livello nazionale

Oltre 10mila treni con Monfalcone: il Porto è primo a livello nazionale
TRIESTE -  Il Porto di Trieste si conferma primo scalo ferroviario d’Italia con 9.304 treni manovrati nel 2021 (+15,13%). L’anno trascorso  riserva...

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TRIESTE -  Il Porto di Trieste si conferma primo scalo ferroviario d’Italia con 9.304 treni manovrati nel 2021 (+15,13%). L’anno trascorso  riserva anche un record sul singolo mese di dicembre per Adriafer: sono stati manovrati 783 treni, si tratta della miglior performance storica, considerando la serie dei singoli mesi di dicembre.I numeri dicono che il porto di Trieste nel 2021 ha avviato un forte recupero sul primo anno della pandemia: + 2,23% i volumi totali, con più di 55 milioni di tonnellate movimentate. Inoltre, lo scalo giuliano è tra i leader in tema di sostenibilità su scala continentale: già oggi oltre il 50% dei container e il 41 % dei semirimorchi prendono le vie dell’Europa Centro-Orientale attraverso i servizi intermodali che quotidianamente partono e arrivano da/a Trieste. Una performance in totale controtendenza rispetto alla media italiana e di altri paesi europei, se si pensa che l’Ue stabilisce di raggiungere per il traffico cargo ferroviario la soglia del 30% entro il 2030, e del 50% entro il 2050. Tutti risultati che rimarcano la forza dell’operatività dello scalo, nonostante i numerosi e pesanti ostacoli apparsi lo scorso anno.  Prendendo in esame i settori merceologici, spicca il dato relativo al general cargo (Ro-Ro e container), in crescita del +8,19% con 17.363.451 tonnellate.  Nel 2021, il comparto Ro-Ro ha confermato un andamento di crescita sostenuta (+25,57%), con 305.804 unità transitate, che indica il record storico assoluto: l’Autostrada del Mare con la Turchia ha raggiunto 763 toccate (+34%), rispetto alle 569 dell’anno precedente.

Per quanto attiene il settore container, il 2021 sconta una flessione del -2,42% pari a 757.243 TEU movimentati. Calo che, come anticipato, risale a molteplici fattori: pandemia, blocco di Suez, aumento dei noli, difficoltà nel reperimento di TEU vuoti e, ad ottobre, le manifestazioni. Concause che hanno inevitabilmente portato a ripercussioni negative sul traffico containerizzato. Nel merito, il decremento complessivo dipende in particolare dal terminal contenitori TMT (-5 %) con oltre 652.00 TEU movimentati; al contrario, il traffico container presente sulla linea dei ferry Ro-Ro da/per la Turchia ha registrato una variazione positiva del +25,76% con 104.769 TEU. Dinamica positiva per le rinfuse solide (+5,73%) con 571.791 tonnellate movimentate, mentre le rinfuse liquide, dopo un anno contrastante hanno mantenuto nel complesso gli stessi valori dell’anno precedente (-0,37%) con 37.426.452 tonnellate. In piena ripresa anche il Porto di Monfalcone, che lo scorso anno ha registrato una movimentazione complessiva pari a 3.279.833 tonnellate (+11,39%).

 

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Il Gazzettino