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CORTINA - I pesanti e diffusi ritardi delle opere sportive, da realizzare per poter organizzare i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026, stanno suscitando crescente disagio nell'amministrazione comunale ampezzana. Il sindaco Gianluca Lorenzi ha espresso più volte la sua apprensione, perché di questi tempi si dovrebbero vedere già i cantieri al lavoro, mentre non è ancora nemmeno concluso l'iter delle autorizzazioni. In primo piano c'è la pista di Ronco, a sostituire lo storico tracciato Eugenio Monti, per le gare di bob, skeleton e slittino. Il 25 agosto, in un incontro ufficiale nell'aula consiliare del municipio, era intervenuto Luigivalerio Sant'Andrea, commissario di governo e amministratore delegato della società Infrastrutture Milano Cortina 2026: «Il tempo è il nostro nemico più grande. Il governo emetterà un decreto che sancisce l'avvio di tutti i provvedimenti. La pista di bob è un'opera essenziale e indifferibile, perché altrimenti non si fanno le gare. Con il commissario è stato accelerato tutto. Senza l'attività istruttoria della Regione Veneto, nel progetto di fattibilità tecnica ed economica, oggi non ci sarebbero i tempi, per assicurare il completamento dell'opera entro le date richieste dal Comitato olimpico. La conferenza di servizi preliminare, a luglio, ha individuato l'andamento della pista e la localizzazione. Si è deciso di intervenire per stralci funzionali. Entro la fine dell'anno si procederà con la pulizia di una parte di pista, per poi perfezionare il progetto definitivo, andare all'appalto e iniziare il cantiere nel giugno 2023».
GLI OSTACOLI
In realtà l'unica novità intervenuta è il vincolo della Soprintendenza di Venezia sullo storico manufatto. Di cantieri non se ne sono visti, nemmeno per demolire l'esistente. Crescono invece le opposizioni alla nuova pista, con voci sempre più alte, che chiedono di disputare le gare a cinque cerchi in un impianto già esistente, a Igls, Innsbruck, in Austria. Ora si prospettano difficoltà anche per il villaggio olimpico, per accogliere gli atleti: nel dossier della candidatura era previsto a Fiames, ma sta emergendo un problema del rischio idrogeologico su quell'area.
LE PISTE
Per lo sci alpino le piste ci sono: il comprensorio della Tofana è stato ammodernato, con impianti e tracciati, con zone d'arrivo, per i Campionati del mondo Cortina 2021. Nel dossier è indicata l'assegnazione a Cortina di tutte le gare del calendario femminile; resta l'incognita del parere della Federazione internazionale sci, che non vedrebbe di buon occhio la divisione delle squadre nazionali, con le gare maschili a Bormio, in Valtellina, e quelle femminili a Cortina. L'altra specialità è il curling, che si dovrebbe giocare sul ghiaccio dello storico stadio Olimpico, monumento ai Giochi 1956, sia del torneo olimpico, sia di quello paralimpico. Anche questo impianto ha però bisogno di interventi strutturali, con la creazione di spazi e servizi, in particolare spogliatoi, oltre ad altre aree funzionali. Anche per questi lavori non ci sono ancora neppure i progetti, mentre altre località italiane fanno sapere, con insistenza che accoglierebbero volentieri le partite di curling. Intanto da Venezia arriva un altro vincolo della Soprintendenza: non si può intervenire sul vecchio trampolino olimpico Italia per il salto con gli sci, dove si voleva creare la piazza per la consegna delle medaglie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino