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UDINE Una presenza media annua di 801 oggetti spiaggiati ogni 100 metri di litorale contro un valore obiettivo di qualità buona fissato dall'Unione europea pari a 20 oggetti ogni 100 metri. È un fenomeno da non sottovalutare quello dei rifiuti dispersi nel mare o sulla costa in Friuli Venezia Giulia. Lo rileva Arpa Fvg nell'ambito del secondo appuntamento di A misura di mare: in viaggio per la sostenibilità che si è tenuto ieri sul Molo Audace a Trieste. Una quantità di rifiuti ingente, probabilmente sottostimata, monitorata da Arpa con il programma della Strategia marina nel periodo 2015-2020, effettuando due campionamenti annuali su quattro spiagge del litorale regionale.
La Regione è inoltre partner del progetto Interreg Italia-Croazia Marless che, grazie al contributo del centro di modellistica di Arpa Fvg, consentirà di valutare gli accumuli nel mare e nelle spiagge dei rifiuti di plastica anche in relazione all'andamento delle correnti marine.
In questi due siti, Arpa ha effettuato un secondo campionamento degli indicatori di contaminazione fecale che ha dato esito favorevole. I risultati delle analisi effettuate nel mese di giugno (14 e 15 giugno), invece, hanno dato fin da subito esito positivo. In nessun sito sono stati rilevati superamenti dei limiti di legge. In Friuli Venezia Giulia sono 66 i siti individuati dalla Regione destinati alla balneazione nei quali Arpa effettua l'attività di monitoraggio. I campionamenti hanno frequenza mensile secondo un calendario stabilito prima dell'inizio della stagione balneare. In ogni punto di controllo vengono rilevati i parametri ambientali, effettuate le osservazioni visive e prelevati campioni d'acqua per l'analisi microbiologica. Nell'acqua vengono ricercati parametri indicatori di contaminazione di origine fecale come escherichia coli ed enterococchi intestinali. Commenta l'assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro: «Le acque del Friuli Venezia Giulia da anni sono pulite, la balneabilità è garantita, i controlli sono efficaci e costanti». Quest'estate, in collaborazione con Barcolana, partiranno gli Stati generali del mare, cui seguiranno gli Stati generali dell'ambiente e dell'energia. Sugli oggetti spiaggiati interviene il M5S: «Il dato del Fvg è 40 volte superiore a quello considerato buono e non può che preoccupare dicono Dal Zovo e Sergo -. Ma Arpa e Scoccimarro, pur affermando che il dato è da considerarsi sottostimato, preferiscono dirci che le acque nei siti di balneazione non sono inquinate».
Il Gazzettino