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PADOVA - «Dopo i leoni da tastiera arriva il leone da striscione, ma c'è da mettere in chiaro una cosa: nella Lega ci sono valori non negoziabili, i fascisti se ne facciano una ragione». Roberto Marcato, assessore regionale alle Attività produttive risponde così a che ha affisso nella notte uno striscione sui muri dello stadio Appiani, poco lontano dal Prato della Valle, in centro a Padova «Meglio un giorno da leoni che cento da Marcato» riporta la scritta in chiara grafica fascista. Il riferimento è alle polemiche nate in seguito a un post di Marcato sulla morte di Gino Strada, di cui l'assessore veneto elogiava le virtù umane. I suoi seguaci non hanno però apprezzato e hanno cominciato a commentare su suo profilo con frasi ingiuriose contro Marcato e contro il fondatore di Emergency.
A quel punto il politico della Lega è intervenuto con parole dure: «Via i fascisti dalla Lega».
Il Gazzettino