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PADOVA - All’alba di martedì un caffè bevuto al bancone è stato l’escamotage per adocchiare il bottino. Due giorni dopo, alla stessa ora, è invece entrato in azione. Con mossa fulminea ha afferrato la cassettina con le offerte per la Pediatria ed è fuggito a piedi. Ora i carabinieri lo stanno cercando e ad aiutarli sono le immagini delle telecamere, che hanno immortalato il sospetto ladro. Intanto resta l’infinita amarezza, ma anche un forte e deciso rilancio della solidarietà.
LA VICENDA
Tutto succede a Camponogara, in provincia di Venezia. Lì, in via Giacomo Matteotti, ha sede la pasticceria “Dolci tentazioni”: da anni collabora con l’associazione Gioco e benessere in Pediatria, che si dedica appunto al reparto di Pediatria dell’Azienda Ospedale-Università di Padova. Sono le 6.30 di giovedì, il locale ha appena aperto, tutti sono indaffarati nel far partire l’attività per una nuova giornata di lavoro. I clienti a quell’ora sono pochi, dietro al bancone c’è la barista. Entra un ragazzo con felpa marrone e berrettino grigio: arriva davanti al banco, in un istante afferra una cassettina trasparente colma di banconote e scappa fuori. È questione di istanti. Cercano di inseguirlo, ma lui ormai è già lontano.
A lasciare senza parole i titolari però non è solo il furto consumato con tanta spavalderia. Nè il bottino in sé. Perché in quella cassettina c’erano circa 400 euro, tutti destinati all’associazione Gioco e benessere per andare a sostegno dei piccoli pazienti in cura nell’ospedale padovano.
LA RIFLESSIONE
«Che dire, ci resta una immensa tristezza davanti a un gesto simile – commenta Maria Cristina Zanella, che dell’associazione è referente – La cosa sorprendente è che sarei dovuta andare questa domenica a ritirare le donazioni. Invece giovedì mattina mi ha chiamato la titolare della pasticceria raccontandomi, ancora incredula, l’accaduto». «Sono più di tre anni che sostengono i nostri progetti, soprattutto a Natale e Pasqua – prosegue Zanella – Tanto che quest’anno avevano riproposto la lotteria mettendo in palio un uovo di cioccolato decorato. Era stato un successo, tantissimi clienti hanno partecipato e non vedevano l’ora di consegnarci il ricavato per i bambini».
Quella scatolina di plastica trasparente, colma di banconote e monete e posata sul banco, ha però attirato anche l’attenzione di qualcuno che con la beneficenza nulla ha a che vedere. Eppure il logo e il nome dell’associazione erano perfettamente visibili. Impossibile non capire che quelle poche centinaia di euro erano destinate a dei piccoli malati. «È questa la cosa che fa più male – continua Zanella – Perché non parliamo di cifre esorbitanti, ma per i nostri piccoli avrebbero fatto la differenza. L’ospedalizzazione dei piccoli è un trauma per loro e per le loro famiglie, non lasciarli soli è un imperativo. Per questo abbiamo voluto rendere noto questo atto vigliacco».
Le telecamere del locale hanno ripreso quello che il personale ha riconosciuto come autore del furto.
Il Gazzettino