Vendemmia al via. Le cantine cercano personale per la raccolta dell'uva. La preoccupazione per la grandine

Vendemmia al via. Le cantine cercano personale per la raccolta dell'uva. La preoccupazione per la grandine
CONEGLIANO (TREVISO) - Si apre la vendemmia 2023. Questa settimana prenderà ufficialmente avvio la raccolta delle varietà precoci, Pinot e Chardonnay per basi...

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CONEGLIANO (TREVISO) - Si apre la vendemmia 2023. Questa settimana prenderà ufficialmente avvio la raccolta delle varietà precoci, Pinot e Chardonnay per basi spumante. Poi toccherà al prosecco: per quanto riguarda il Glera, la vendemmia scatterà il 15 settembre. Dal 18 settembre, di seguito, si apriranno le danze anche per il Merlot. E così via. Nelle cantine è in pieno svolgimento la ricerca di personale per raccogliere l’uva, tra contatti diretti, persone in arrivo dall’estero, in particolare dall’Est Europa, e agenzie interinali che propongono contratti a termine. «Un po’ tutte le cantine sono alla ricerca di persone per la vendemmia. E c’è qualche difficoltà nel trovarle – rivela Luciano Fregonese, sindaco di Valdobbiadene – succede da quando sono stati tolti i voucher». A quanto pare, comunque, alla fine tutti saranno ai propri posti: «Ci sono state delle difficoltà, ma le aziende si erano prese per tempo», sottolinea Giangiacomo Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso. Fermo restando che non è tutto uguale. «Le aziende più strutturate nell’area della Docg si affidano anche a delle cooperative – nota Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso – mentre nella zona Doc ormai l’80% delle operazioni viene fatto a macchina». E quindi la ricerca di personale è meno pressante.


IL CALENDARIO
Il calendario della vendemmia indicato da Veneto Agricoltura tiene conto di un ritardo tra i 5 e i 10 giorni rispetto alle consuete scadenze. È il risultato del meteo di questa estate. Ancora oggi si guarda al cielo. Si teme che l’attuale ondata di calore possa lasciare spazio a nuove violente grandinate. Nonostante le difficoltà, comunque, ad oggi l’annata si annuncia buona. Le stime dicono che nella Marca si arriverà a produrre complessivamente oltre 7,7 milioni di quintali di uva (7,1 milioni a bacca bianca e quasi 621mila a bacca nera). Per quanto riguarda il mondo del Prosecco, in particolare, ci si attende un aumento della produzione del 10% del vitigno Glera Doc e Docg con atti al taglio. Qui si prevede di arrivare a 6,8 milioni di quintali.


LE PREVISIONI


«Oltre che a una stagione con abbondanti piogge e temperature miti, c’è stata anche la messa a dimora e l’entrata in produzione di ulteriori superfici vitate nel corso del 2021 e 2022», specificano da Veneto Agricoltura. Di contro, nel trevigiano è destinata a calare ulteriormente la produzione dei vitigni a bacca nera (fino ad andare oltre al un calo del 5%). Non tanto per questioni climatiche, quando per precise scelte da parte degli imprenditori che prediligono l’impianto di uva bianca. La produzione di uva biologica, infine, resta ancora molto marginale. «L’annata si preannuncia molto interessante – sottolinea Polegato – le piogge dei mesi scorsi hanno rappresentato un vantaggio. Purtroppo preoccupano gli eventi atmosferici violenti, come le grandinate, che sono sempre più frequenti». «Ma c’è una grande capacità di adattarsi anche a situazioni diverse – continua – come dimostra ad esempio la grande professionalità con la quale gli operatori quest’anno hanno affrontato e superato lo sviluppo di malattie fungine nei vitigni». Sulla stessa linea Confagricoltura Treviso. «Nonostante le difficoltà climatiche e le malattie, c’è stata una buona risposta – tira le fila Bonaldi – c’è il problema della grandine, sempre più pressante. Le reti di protezione purtroppo non possono essere applicate su larga scala. Su questo fronte le assicurazioni restano una valvola di sicurezza molto importante». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino