OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SPRESIANO (TREVISO) - «Siamo pronti a denunciare» - assicura Giannino Venerandi, titolare della discoteca l'Odissea di Spresiano, dispiaciuto per l'episodio dell'altra notte. Ma allo stesso tempo sollevato perché lo spray urticante spruzzato in pista non ha avuto conseguenze tragiche. «Quei deterrenti sono vietati nel nostro locale. I controlli ci sono, anche con metal detector. Purtroppo quella bomboletta è sfuggita per un caso fortuito: era piccola come un accendino». Quella di sabato era una serata standard, con un'affluenza di circa 1.500 persone. L'episodio è successo nella sala Lime. Era l'1.30.
INTERVENTO TEMPESTIVO
«Abbiamo aperto subito le porte che danno direttamente sul giardino estivo del locale per fare uscire le persone presenti in pista e aerare l'ambiente nel quale sono sempre in funzione potenti aspiratori - spiega Venerandi -.
LE INDAGINI
L'Odissea ha consegnato ai carabinieri di Spresiano i nastri della videosorveglianza per ricostruire cosa è successo e identificare l'autore della spruzzata. I militari stano raccogliendo anche le testimonianze di chi era presente quella sera per chiudere il cerchio attorno al responsabile. E capire le motivazioni del pericoloso gesto. Una ragazzata fine a se stessa? Un tentativo di seminare scompiglio magari per derubare altri clienti? La prima ipotesi è quella della bravata computa da qualcuno che si sarebbe trovato fra le mani la bomboletta spray sfuggita ai controlli. E che potrebbe averla provata. Così, per divertimento, senza pensare alle conseguenze. Quel contenitore proibito era nella borsetta di una ragazza agganciato alle chiavi della machina, a mo' di portachiavi e ancora «sigillato» come lei stessa ha assicurato allo staff. Ma quando la bomboletta è stata ritrovata nel cestino del bagno delle donne era mezza vuota. Trafugata o smarrita nel caos della pista? E' un altro aspetto da chiarire. Ma il titolare non esclude neppure il gesto accidentale: «Magari qualcuno ha raccolto le chiavi e ha azionato la bomboletta scambiandola per un accendino». Più che un'ipotesi, la sua è una speranza: fatica a credere che qualcuno possa aver spruzzato intenzionalmente spray urticante contro altri clienti.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino