Spray urticante all'Odissea di Spresiano: quella bomboletta piccola come un'accendino sfuggita ai metal detector

Lunedì 4 Aprile 2022 di Mep
Spray urticante all'Odissea di Spresiano
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SPRESIANO (TREVISO) - «Siamo pronti a denunciare» - assicura Giannino Venerandi, titolare della discoteca l'Odissea di Spresiano, dispiaciuto per l'episodio dell'altra notte. Ma allo stesso tempo sollevato perché lo spray urticante spruzzato in pista non ha avuto conseguenze tragiche. «Quei deterrenti sono vietati nel nostro locale. I controlli ci sono, anche con metal detector. Purtroppo quella bomboletta è sfuggita per un caso fortuito: era piccola come un accendino».

Quella di sabato era una serata standard, con un'affluenza di circa 1.500 persone. L'episodio è successo nella sala Lime. Era l'1.30.


INTERVENTO TEMPESTIVO

«Abbiamo aperto subito le porte che danno direttamente sul giardino estivo del locale per fare uscire le persone presenti in pista e aerare l'ambiente nel quale sono sempre in funzione potenti aspiratori - spiega Venerandi -. All'interno della nostra struttura disponiamo di personale preparato al primo soccorso oltre alla presenza di sanitari della Croce Azzurra, con uno spazio infermeria e dei vigili del fuoco, come previsto dai protocolli di sicurezza». Tutto in regola insomma. E se il fuggi fuggi non sI è trasformato in una calca pericolosa il merito è proprio dei protocolli di sicurezza applicati in modo rigorosa secondo il titolare. «Abbiamo ritenuto opportuno far assistere alcune persone che presentavano sintomi fastidiosi e farne poi portare due al pronto soccorso di Treviso per accertamenti». Si tratta di due donne di origine sudamericana: una sui 40 anni, l'altra sui 45. Il bilancio finale sarà di quattro: due giovani hanno poi raggiunto autonomamente il pronto soccorso. A emergenza rientrata, si è ripreso a ballare. Ma in pista l'umore non era più quello di prima. «Vogliamo contrastare con forza questo episodio - afferma Venerandi - per lanciare un messaggio importante sulla sicurezza nei nostri locali. Ci impegniamo da sempre per garantire un ambiente sicuro, sereno e gioioso».


LE INDAGINI

L'Odissea ha consegnato ai carabinieri di Spresiano i nastri della videosorveglianza per ricostruire cosa è successo e identificare l'autore della spruzzata. I militari stano raccogliendo anche le testimonianze di chi era presente quella sera per chiudere il cerchio attorno al responsabile. E capire le motivazioni del pericoloso gesto. Una ragazzata fine a se stessa? Un tentativo di seminare scompiglio magari per derubare altri clienti? La prima ipotesi è quella della bravata computa da qualcuno che si sarebbe trovato fra le mani la bomboletta spray sfuggita ai controlli. E che potrebbe averla provata. Così, per divertimento, senza pensare alle conseguenze. Quel contenitore proibito era nella borsetta di una ragazza agganciato alle chiavi della machina, a mo' di portachiavi e ancora «sigillato» come lei stessa ha assicurato allo staff. Ma quando la bomboletta è stata ritrovata nel cestino del bagno delle donne era mezza vuota. Trafugata o smarrita nel caos della pista? E' un altro aspetto da chiarire. Ma il titolare non esclude neppure il gesto accidentale: «Magari qualcuno ha raccolto le chiavi e ha azionato la bomboletta scambiandola per un accendino». Più che un'ipotesi, la sua è una speranza: fatica a credere che qualcuno possa aver spruzzato intenzionalmente spray urticante contro altri clienti.

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