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TREVISO - Saluto romano al funerale del super tifoso dell’Inter Lorenzo Ugel sabato scorso fuori dal Duomo, quando il gruppo dei tifosi nerazzurri Tne Nord-Est ha ricordato il loro amico, morto all’età di 54 anni, eseguendo il saluto romano e chiamandolo camerata. Il tutto ripreso in un video, poi postato nei social. La consigliera comunale Giulia Princivalli, capogruppo della minoranza OderzoBeneComune, venuta a conoscenza dell’episodio, lo ha stigmatizzato. Il che ha scatenato una reazione inaspettata: ieri mattina sulla parete dal palasport sono apparse scritte ingiuriose. Sia in municipio che nell’azienda dove lavora la consigliera un uomo ha telefonato dicendo «andremo a trovarla a casa».
Il caso
“Non hai rispetto nemmeno per i morti Princivalli… (segue un’offesa) l’hai fatto per la fama”: è la frase offensiva apparsa. «Una scritta successiva a due telefonate minatorie: ovviamente non mi intimidiranno – dice la consigliera Princivalli -. Sabato 4 novembre, durante il funerale in duomo, dei fascisti travestiti da tifosi di calcio hanno pensato bene di attirare su di sé l’attenzione in piazza col rito fascista “del presente” con tanto di saluti romani dedicati al defunto, postando la loro “bravata” sui loro social di riferimento. Partendo dal sincero cordoglio per il lutto della famiglia e degli amici, ho subito stigmatizzato l’episodio bollandolo come un fatto gravissimo, ma esplicitando da subito che non volevo fare interrogazioni o quant’altro per non alzare polveroni e disturbare il legittimo lutto che va comunque sempre rispettato – aggiunge la consigliera -. Però credo sia sempre importante denunciare le attività di apologia del fascismo specialmente in una fase storica e politica dove i fascisti si sentono più legittimati da coperture politiche o presunte tali. Do infine per scontato che in ambienti di questo tipo gli insulti non possano che essere di carattere sessista e maschilista».
La sindaca Maria Scardellato ha telefonato alla consigliera per manifestarle la propria solidarietà. «Massima solidarietà a Giulia Princivalli – dice la sindaca – e ovviamente condanna sia al saluto romano che alle scritte ingiuriose».
Il Gazzettino