Parco fotovoltaico in arrivo: 12 ettari accanto alla tangenziale

Parco fotovoltaico in arrivo: 12 ettari accanto alla tangenziale
OCCHIOBELLO - Dodici ettari di parco fotovoltaico a fianco della tangenziale tra via Eridania e la Statale 16. Un incontro preliminare tra Regione, Comune, enti territoriali e...

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OCCHIOBELLO - Dodici ettari di parco fotovoltaico a fianco della tangenziale tra via Eridania e la Statale 16. Un incontro preliminare tra Regione, Comune, enti territoriali e l'azienda sviluppatrice di impianti solari Limentra Ltd è servito per discutere del progetto, che consiste in moduli fotovoltaici che seguono automaticamente lo spostamento del sole. Il luogo individuato è un terreno privato situato a fianco della tangenziale: si tratta di una porzione all'interno delle mappe realizzate e istituite dalla Regione per evidenziare i siti sui quali è possibile realizzare tali tipi di impianti ecosostenibili. Il terreno possiede le caratteristiche giuridiche per essere convertito ad area produttiva senza configurare consumo di suolo. Il parco fotovoltaico è progettato per produrre energia pari a 8,6 megawatt di picco (Mwp). «Su quel terreno - spiega l'assessore all'ambiente Enrico Leccese - si sarebbero potuti edificare anche dei capannoni, tuttavia questa amministrazione si è impegnata affinché le aziende private proponessero progetti ecosostenibili e non meramente speculativi. La produzione di energia verde è tale da evitare l'emissione in atmosfera di 7.137.510 di chili di anidride carbonica annui, qualora la stessa potenza fosse prodotta da un impianto utilizzante combustibile fossile».


IL PROGETTO

I telai fotovoltaici sono infissi nel terreno senza alcun utilizzo di basamenti in cemento. La viabilità interna al parco verrà realizzata su terra battuta senza l'ausilio di ghiaia e asfalti. «La struttura a inseguimento solare - specifica Leccese - è diversa rispetto ai vecchi impianti fissi, produce un effetto assimilabile alle piante dei girasoli. L'ombra proiettata sul suolo dai pannelli, non essendo fissa, mantiene vitale e fertile il terreno agricolo. Allo scadere del periodo di vita dell'impianto fotovoltaico, il proprietario potrà solo riconvertire il terreno all'agricoltura o destinarlo a nuovo impianto fotovoltaico, ma non potrà edificare».
Il Comune seguirà con attenzione l'evoluzione della procedura amministrativa inerente la Valutazione di impatto ambientale, che compete esclusivamente agli organi regionali. «L'amministrazione comunale - conclude Leccese - consegnerà agli organi regionali preposti, attraverso i propri uffici tecnici, una relazione nella quale verranno esplicitati una serie di potenziali criticità da evitare qualora l'impianto venisse realizzato, tra le quali il drenaggio delle acque, i possibili abbagliamenti causati dai pannelli, la connessione tra impianto e cabina di distribuzione dell'energia elettrica».


Contraria al progetto, invece, la Coldiretti Rovigo, che nei giorni scorsi ha esposto uno striscione sulla facciata della propria sede provinciale. Il presidente dell'associazione Carlo Salvan non le manda a dire. «Dopo gli oltre 60 ettari di parco fotovoltaico che potrebbero interessare Loreo, lo stesso destino potrebbe toccare ad altri campi fertili, tra cui quello di Occhiobello, con un progetto di altri 50 ettari di fotovoltaico previsti attorno alla città di Rovigo. Questo significherebbe togliere terre a tutte le famiglie, non solo ai giovani agricoltori, che si vedranno così sottrarre suolo per coltivare o allevare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino