BELLUNO - Il mercato dell'occhiale, settore trainante per l'economia della provincia di Belluno, rialza la testa. I dati Anfao (Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici) del primo semestre di quest'anno regalano infatti ottimismo e addirittura migliorano le attese prospettando, già per la fine di quest'anno, un ritorno completo ai valori del 2019, cioè pre-Covid.

COSA FUNZIONA

A guidare la ripresa sono soprattutto le montature da vista per le esportazioni e le lenti oftalmiche nel mercato interno; buone le indicazioni anche dal mercato estero perché i principali mercati di esportazione dell'occhialeria italiana sono tutti in ripresa e per alcuni di questi gli occhiali sono già tornati ai valori pre-covid. Il percorso in risalita dell'occhiale si inserisce in un contesto, quello del 2021, che per tutte le economie mondiali è stato atteso come cruciale per la ripartenza, anche grazie all'arrivo massiccio dei vaccini. I Paesi che hanno reagito prima e meglio alla crisi sono stati Cina e Stati Uniti: e allo stesso modo, per primi, hanno conosciuto una ripresa già a partire dallo scorso anno.

MERITO DEL VACCINO

«Fondamentale sostiene proprio Anfao - il ruolo del vaccino anche in Italia» sia per la riduzione dei contagi sia per la ripartenza: il clima di fiducia delle famiglie è tornato positivo e i livelli di spesa si sono incrementati; investimenti, produzione e esportazioni, soprattutto nel settore manifatturiero, hanno saputo reagire e recuperare bene. Ma la stessa associazione invita a tenere la guardia alta: «Ciò nonostante, ci sono ancora dei fattori critici che potrebbero minare questa ripresa generale a cominciare dalla sostanziale incertezza che le varianti infondono sull'andamento della pandemia e delle campagne vaccinali». E per quanto riguarda l'Italia «saranno da monitorare bene l'andamento dell'inflazione e gli annunciati rincari dell'energia, la spinta alla ripresa dovuta al settore delle costruzioni e soprattutto il rispetto delle condizioni imposte dall'Europa per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)». È questo il quadro generale (ed il contesto) in cui si muove anche l'occhialeria italiana e con essa il comparto bellunese che segna «un recupero che va oltre le previsioni per la prima parte del 2021». «Il 2020 è stato un anno estremamente impegnativo per il settore e per tutto il nostro sistema Anfao dichiara il presidente Giovanni Vitaloni avevamo previsto un 2021 di transizione, ancora sottotono. I dati del primo semestre, sia per quanto riguarda i consumi interni, sia soprattutto per le esportazioni, ci consentono invece di ritoccare in meglio le previsioni fino a pensare di raggiungere già a fine anno i livelli del 2019. Anche alle fiere di settore che finalmente si riaffacciano ai mercati si respira aria di ripresa e volontà di ricominciare. Sotto questo punto di vista sono ottimista per la prossima Mido, che seppure ancora in un clima di convivenza con la pandemia, potrà rappresentare davvero un momento di rilancio importante».

FUORI DAI CONFINI

Le esportazioni, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, si sono attestate a 2.034 milioni di euro, con una crescita di oltre il 52% sullo stesso periodo del 2020, solo 4% al di sotto dei valori del 2019. L'accelerazione ha interessato in particolare le montature le cui esportazioni nel periodo gennaio-giugno 2021 hanno già superato i valori dello stesso periodo del 2019. Più sottotono le esportazioni di occhiali da sole che recuperano benissimo sul 2020, ma restano ancora in negativo rispetto al 2019 (-6,7%).

A CASA NOSTRA

Infine nel primo semestre del 2021 per l'occhialeria italiana e bellunese ci sono stati dei segnali incoraggianti anche sul mercato interno. Netta la ripresa rispetto al 2020, dove nel primo semestre del 2021 le vendite presso il canale ottico sono cresciute in valore di oltre 30 punti percentuali, ancora al di sotto dei valori dello stesso periodo del 2019 di circa il 4%. Insomma: l'occhialeria vede già l'uscita dal tunnel.