Nuovo ospedale, il pronto soccorso resta in centro: nascerà la torre delle emergenze

La torre delle emergenze al Giustinianeo in un render progettuale
PADOVA - Otto pagine di cronistoria, forte della deliberazione della giunta regionale dello scorso maggio che ha approvato le nuove schede di programmazione sanitaria prevedendo...

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PADOVA - Otto pagine di cronistoria, forte della deliberazione della giunta regionale dello scorso maggio che ha approvato le nuove schede di programmazione sanitaria prevedendo per Padova Est 963 posti letto e per l'area di Giustiniani 909 posti (comprensivi dei 140 dell'Istituto oncologico veneto e dei 50 di ospedale di comunità), per poi arrivare al dunque. Con i firmatari che concordano nel ritenere «necessario e urgente procedere alla realizzazione del Nuovo polo della Salute, articolato in due presidi, uno di nuova costruzione a San Lazzaro, l'altro da realizzarsi mediante il riordino, la razionalizzazione e il recupero delle strutture sanitarie esistenti in via Giustiniani».


I REPARTI
L'assistenza imbocca così ufficialmente geografie differenti: attività trapiantologica, alta chirurgia, interventi a forte complessità, tutto quello che richiede una professionalità ultra-specialistica troveranno posto nel nuovo Policlinico a Est che sarà la sede ufficiale anche del campus voluto dalla compagine universitaria, ovvero della ricerca scientifica con laboratori e della didattica con aule studio. Tutto quello che non richiede altissima specialità rimarrà entro l'area di via Giustiniani che acquista 50 posti letto di ospedale di comunità (tra l'assistenza domiciliare e l'ospedale) e ingloba lo Iov padovano. 
L'area materno-infantile, forte di 343 posti letto e 15 primariati, resterà dov'è: parliamo nello specifico di ostetricia e ginecologia, pediatria, patologia neonatale, terapia intensiva neonatale e pediatrica, pronto soccorso pediatrico, malattie metaboliche ed ereditarie, nefrologia pediatrica, hospice, neuropsichiatria infantile, centro malattie rare, chirurgia pediatrica, cardiochirurgia e neurochirurgia pediatria, urologia pediatrica. In via Giustiniani ci saranno poi un'area medica, un'area chirurgica, un'area intensiva e un'area di riabilitazione funzionale. 



GLI AMBITI
Ben più massiccia l'offerta a Est. Cinque gli ambiti disciplinari nei quali verrà articolato il nuovo nosocomio: medico, chirurgico, terapie intensive, neuroriabiltiazione, diagnosi e cura mentre al Giustinianeo ci sarà il pronto soccorso centrale superspecializzato dove arriveranno i casi di ictus e infarti. Sarò la nuova Torre delle emergenze con un moderno eliporto. L'accordo di programma impegna a individuare i sistemi di trasporto pubblico da realizzare o da potenziare per dotare l'area di un adeguato sistema di collegamento tra i due poli. 

I TRASPORTI
La Regione nel Piano Regionale dei Trasporti, in fase di approvazione, ha previsto la realizzazione di una nuova stazione ferroviaria a servizio del presidio ospedaliero di Padova Est. ll Comune invece modificherà l'attuale viabilità pubblica che attraversa l'area di (via Einaudi) garantendo l'utilizzo congiunto con l'Azienda ospedaliera del parcheggio comunale, attualmente a servizio del Palakioene; l'amministrazione di Palazzo Moroni si impegna inoltre a ricercare gli euro necessari per realizzare le nuove linee della tranvia Sir2 e Sir3, «così da dotare i due presidi ospedalieri di un adeguato sistema di trasporto pubblico urbano». 

I FINANZIAMENTI
La Regione, alla quale spetta l'approvazione del finanziamento dell'opera, «oltre ad aver già accantonato parte delle somme necessarie (150 milioni, ndr), sta valutando ulteriori mezzi di finanziamento», coinvolgendo anche enti a livello nazionale, tra cui l'Inail che di milioni ne ha promessi 450. Prossimo step, Regione e Azienda ospedaliera bandiranno un concorso per acquisire il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Sarà un costituendo comitato multidisciplinare a occuparsi di condividere e definire, sotto il profilo tecnico-sanitario, un documento programmatico di indirizzo strategico per la realizzazione del nuovo Polo su due sedi con un occhio di riguardo sia alla valorizzazione percettiva del patrimonio monumentale della cinta muraria, sia alla riqualificazione della clinica pediatrica Calabi. 

Tutto questo attraverso il rinnovo, nell'area Giustinianea, del patrimonio edilizio con una forte semplificazione complessiva e puntando ad una dotazione viaria e a parcheggi degli spazi liberati, attraverso interventi coerenti ed integrati con il disegno generale del Parco delle Mura. Da sottolineare: «Il linguaggio architettonico degli edifici dovrà tendere alla massima integrazione con il contesto storico monumentale dell'area». Nel Polo a Est verranno potenziate le attività scientifiche, cliniche e didattiche svolte dall'Università di Padova
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Il Gazzettino