Nuovo ospedale, scoppia il caso e la minoranza lascia l'aula

Nuovo ospedale, scoppia il caso e la minoranza lascia l'aula
PADOVA - Nessun passo indietro di Giordani sul nuovo ospedale e in consiglio comunale scoppia il caso Berno. Come già anticipato domenica, la maggioranza ieri sera non ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - Nessun passo indietro di Giordani sul nuovo ospedale e in consiglio comunale scoppia il caso Berno. Come già anticipato domenica, la maggioranza ieri sera non ha concesso al centrodestra di anticipare la discussione dell'ordine del giorno presentato dall'ex sindaco Massimo Bitonci in cui si chiede di convocare un consiglio ad hoc dedicato alla collocazione della nuova struttura. Una circostanza che, verso le 20, ha indotto il centrodestra ma non il Movimento 5 Stelle-ad abbandonare l'aula. Come si era impegnato a fare venerdì scorso in occasione del blitz durante la conferenza stampa interrotta dai leghisti, il primo cittadino non si è sottratto ad affrontare la questione ospedale: «Avevo promesso a Bitonci che avrei parlato di ospedale, eccomi. Venerdì ho agito per bloccare una situazione che aveva modi e toni mai visti a palazzo Moroni. Seguendo il mandato che mi è stato dato dai padovani, io credo sia opportuno che si realizzi una nuova struttura in via Giustiniani. Su questo fronte noi non potremo mai prescindere da due punti, il primo è il rischio che, nel caso in cui si punti su un'opzione diversa dal nuovo su vecchio, via Giustiniani venga lasciata la degrado e che, diventi una seconda via Anelli. In seconda istanza, il Comune non cederà mai gratuitamente i terreni di Padova est. I beni dei padovani vanno tutelati, e non vogliamo rischiare il danno erariale»...

 
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino