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ROVIGO - Addio all'attuale colata di cemento che - provare per credere - al sole in piena estate, fa percepire temperature sahariane. Spazio agli alberi, una ventina almeno, che renderanno la piazza verde e accogliente, e largo ad un padiglione in legno che potrà dare riparo ed ospitare degli eventi. Il nuovo volto di piazza Masslo, ex piazzetta Cepol, è stato svelato ai cittadini ieri pomeriggio.
L'OCCASIONE
L'occasione è stata Città delle rose, prima edizione del festival dei giardini aperti di Rovigo, di cui l'appuntamento con i progettisti della nuova piazza Masslo è stato uno degli eventi di punta. Non a caso i rodigini anno risposto numerosi riempiendo le gradinate dello spazio situato nel cuore della Commenda est per ascoltare, direttamente dalla voce dei progettisti, come diventerà l'ex Cepol, unica piazza, vale la pena ricordarlo, dell'intero quartiere.
Non solo: le tavole del progetto, che proponiamo anche in queste pagine, erano anche esposte sotto i gazebo bianchi allestiti nella piazza. Gazebo che, ieri pomeriggio, rappresentavano gli unici punti d'ombra sul grigio lastrico di cemento. I progettisti che hanno elaborato la nuova immagine della piazza, e che ieri l'hanno presentata ai cittadini, sono i giovani architetti del gruppo G124 strettamente collegato al grande architetto e senatore a vita Renzo Piano: Cecilia Spezzati, Gabriella Coletta, Riccardo Giacometti e Fedora Favaretto coordinati dal docente Edoardo Narne, anche lui presente all'evento insieme agli assessori Giuseppe Favaretto, Dina Merlo e Andrea Pavanello.
I DETTAGLI
Tutti insieme per raccontare come si sia arrivati al progetto di riqualificazione di piazza ex Cepol, quali siano stati i valori che hanno guidato la fase di progettazione e, alla fine, come diventerà di fatto la nuova piazza una volta terminati i lavori, ad autunno inoltrato, all'incirca tra ottobre e novembre.
L'IDEA
Da non luogo a luogo vissuto: la nuova vita di piazza Masslo, dunque, prevede che lo spazio esistente e utilizzato solo come spazio di passaggio diventi uno spazio vivo ed integrato all'interno del quartiere. E per compiere questo salto di qualità, gli architetti di G124 hanno proposto ai rodigini un questionario che ha ottenuto una risposta eccezionale in termini di numeri: quasi 500 le persone che hanno risposto. Un passaggio fondamentale, quello della consultazione, che Narne ha motivato così: «Lavoriamo a progetti di dimensioni ridotte e con budget contenuti ma coinvolgendo la popolazione in modo che la popolazione possa intervenire ed affezionarsi all'idea, lasciando poi a noi l'esecuzione della parte tecnica e la progettualità».
Parole a cui l'architetto Riccardo Giacometti ha aggiunto: «Noi vogliamo inserirci nei luoghi in cui interveniamo non tanto come chi cala dall'alto un progetto finito ma utilizzando gli strumenti del dialogo e dell'ascolto con chi vive quagli stessi luoghi e che poi sosterrà i progetti negli anni che verranno». A queste parole, così come al termine della presentazione del progetto, ha fatto seguito un lungo applauso da parte del pubblico che aspetta di vedere la piazza rimessa a nuovo.
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Il Gazzettino