Riduce sul lastrico la suocera: nuora va alla sbarra

Riduce sul lastrico la suocera: nuora va alla sbarra
CASTELFRANCO - Dall'essere benestante a trovarsi, a 90 anni, in uno stato tale di indigenza da essere costretta a chiedere i pasti gratis ai servizi sociali del Comune...

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CASTELFRANCO - Dall'essere benestante a trovarsi, a 90 anni, in uno stato tale di indigenza da essere costretta a chiedere i pasti gratis ai servizi sociali del Comune è stata una questione di un paio d'anni, quelli che secondo la Procura di Treviso sono serviti alla compagna 59enne del figlio, morto a 64 anni nel 2011, per portarle via praticamente tutto. Da quel momento e fino alla sua morte, nel 2016, la sua esistenza è diventata ancora più difficile di quanto già non lo fosse a causa di una demenza senile che le aveva rubato la lucidità: povertà ma anche i maltrattamenti da parte della ex nuora, che si era offerta di aiutarla ma che in realtà l'avrebbe lasciata in uno stato di totale abbandono. 

 
IMPUTATAPer questi fatti N.B., una 59enne residente a Castelfranco, è finita alla sbarra in due distinti processi iniziati uno ieri e l'altro il giorno prima e che la vedono accusata di circonvenzione di incapace, appropriazione indebita e ricettazione. Nel frattempo è stata anche indagata con l'accusa di maltrattamenti sulla base di alcune relazioni dei servizi sociali del Comune e di quanto riferito dai nipoti dell'anziana, che sarebbe stata terrorizzata dalla presenza della ex nuora. I fatti si svolgono tra il 2010 e il 2012 a Castelfranco, dove la novantenne, il figlio e la compagna di questo vivono in due distinti appartamenti nella stessa palazzina. A scoprire l'emorragia di fondi che ha prosciugato il patrimonio dell'anziana è stato l'amministratore di sostegno nominato dal giudice tutelare. Si tratta di un avvocato che prende il posto di uno dei nipoti che aveva ricevuto originariamente l'incarico ma che poco dopo, per ragioni tutte da chiarire, ha rinunciato. Sarebbe stato il legale a scoprire che la razzia che sarebbe stata messa in atto dal figlio e dalla nuora, che tra l'altro avrebbero convinto la 90enne a vendere alcune proprietà immobiliari appropriandosi del ricavato di queste operazioni. Inoltre per diverso tempo il conto corrente della novantenne sarebbe stato soggetto a frequenti prelievi e trasferimenti di fondi non finalizzati a spese che avessero a che fare con i bisogni della donna. 

IL DECESSONel 2011 il figlio, al tempo 64enne, muore improvvisamente ma non cessano le operazioni finanziarie sospette, tanto che alla povera 90enne rimane solo l'appartamento in cui vive. Agli operatori dei servizi sociali del Comune racconta di aver paura della nuora, che accusa di maltrattamenti tanto da essere terrorizzata della sua presenza. Poi il colpo di scena: in poco più di un anno l'anziana sottoscrive tre diversi testamenti in cui nomina suo erede universale la nuora. Ma i nipoti non ci stanno e denunciano la 59enne, difesa dall'avvocato Maristella Marigo, di circonvenzione di incapace. Nel contempo parte anche una causa civile che mette ancora una volta una contro gli altri l'imputata e i parenti della 90enne, che chiedono la restituzione dei soldi di cui la nuora si sarebbe appropriata e ottengono un sequestro cautelare di oltre 1 milione di euro su proprietà immobiliari della 59enne.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino