Nullafacente si fingeva noto stilista e riesce a truffare alcuni imprenditori

Nullafacente si fingeva noto stilista e riesce a truffare alcuni imprenditori
UDINE - Delegata della Procura, la Guardia di finanza di Udine ha svolto delle indagini nei confronti un uomo che vive in provincia e che, con più condotte truffaldine, ha...

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UDINE - Delegata della Procura, la Guardia di finanza di Udine ha svolto delle indagini nei confronti un uomo che vive in provincia e che, con più condotte truffaldine, ha preso di mira diversi imprenditori residenti nel Triveneto. L’indagato, che viveva tra Lignano Sabbiadoro e Cortina d’Ampezzo, dove aveva disponibilità di alcune residenze, non risultava svolgere alcun lavoro e non dichiarava alcun reddito. Si presentava però come imprenditore stilista di elevato profilo e conduceva uno stile di vita dispendioso. L’ultima truffa ha coinvolto una persona che vive in Friuli: quest’ultima, dopo essersi vista proporre il rilancio commerciale della sua azienda, con la prospettiva illusoria di un finanziamento societario per l'ampliamento della rete commerciale, ha consegnato al truffatore valori e soldi per 500mila euro.

 
L’indagato ha ceduto all’imprenditore gabbato un marchio di abbigliamento che si è rivelato nullo, perché copia identica a un altro marchio registrato dal sedicente promoter. Le somme ricevute dal truffatore per la vendita fasulla di questo marchio sono state utilizzate per l’acquisto di una Range Rover Vogue del valore di 114.000 euro. L’auto era stata registrata a nome della compagna del truffatore. Lo stesso indagato, poi, usava una Audi RS A6, del valore di 138.500 euro che, seppur intestata alla vittima, era nella totale disponibilità del truffatore, grazie a un atto notarile che attestava un mandato irrevocabile a vendere a suo favore. Il Gip del Tribunale di Udine ha disposto un provvedimento di sequestro preventivo per i due veicoli, già eseguito dalla Gdf, e di ulteriori disponibilità finanziarie per 200mila euro. Le accuse sono di truffa aggravata e riciclaggio Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino