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NOVENTA PADOVANA - I nigeriani che sabato scorso alle 19,15 hanno dato vita ad una furibonda rissa dentro e fuori il bar “Cogli l’attimo” di via Oltrebrenta a Noventa Padovana, il giorno prima si erano già affrontati in un bar del centro di Stra (Venezia), che dista qualche centinaio di metri dal confine con Noventa. Grazie ad un’attività d’indagine da parte dei carabinieri che hanno in mano i video delle due zuffe, è stato possibile dare un nome ed un cognome a quasi tutti i partecipanti alle risse.
I proprietari del bar sporgono denuncia
Ancora sconosciuti i motivi di così tanta violenza che solo per pura casualità non hanno portato a gravi conseguenze. Sta di fatto che la piaga della droga in questo lembo di terra a cavallo tra le province di Padova e Venezia è più che mai radicata e la malavita nigeriana da tempo avrebbe in mano il monopolio dello spaccio. Nel frattempo i proprietari del bar di Oltrebrenta ieri mattina hanno formalizzato regolare denuncia in caserma e ora chiedono di poter lavorare serenamente senza più vivere momenti di angoscia come quelli patiti sabato sera
Il sindaco invoca il Daspo urbano
Ieri mattina, 12 luglio, al bar è giunto anche il sindaco Marcello Bano che ha voluto portare la propria solidarietà agli esercenti e fare il punto della situazione: «Una volta che gli autori della rissa saranno tutti identificati, applicheremo il Daspo urbano in quanto persone non gradite sul nostro territorio.
Controlli serali e notturni
È inevitabile che per riportare un briciolo di sereno in un’area storicamente degradata è fondamentale che vi sia un controllo costante da parte delle forze dell’ordine. «Portare la stazione distaccata della polizia locale ad Oltrebrenta è stata una scelta studiata proprio per dare un segnale forte - aggiunge Bano -. Verranno effettuati servizi serali e notturni nelle zone più a rischio delinquenza. Proseguiranno i controlli e gli accertamenti sulle persone che a Noventa hanno la residenza fittizia, si lavorerà di concerto con le altre forze dell’ordine a ripulire ogni focolaio di delinquenza. La Prefettura su questo aspetto mi ha garantito massima vicinanza».
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Il Gazzettino