NOVENTA (PADOVA) - L'emergenza profughi è arrivata ai titoli di coda. L'hotel Paradiso di via Oltrebrenta a breve tornerà ad essere una struttura...
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LA FUMATA BIANCALa notizia della tanto attesa fumata bianca è stata lanciata l'altra sera sui social network dal vicepresidente della Provincia e consigliere comunale della Lega Nord, Marcello Bano. «Noventa, finalmente, potrà rialzare la testa dopo un periodo in cui hanno vinto il degrado e la microcriminalità, più attività commerciali nella zona di Oltrebrenta hanno abbassato le serrande e il costo degli immobili è precipitato». E ancora: «É una vittoria della sezione della Lega Nord che è stata vicina ai cittadini in questo difficile periodo. Mi auguro che, archiviato questo quadriennio infausto, l'area a ridosso tra le province di Padova e Venezia possa rifiorire. Se lo meritano prima di tutto i cittadini che hanno dovuto convivere con un problema enorme».
Qualche ora dopo il lancio della notizia anche il sindaco e segretario regionale Pd Luigi Alessandro Bisato ha rilasciato una dichiarazione. Il suo pensiero: «In questi quattro anni abbiamo messo in pratica concretamente il riconoscimento dei diritti e il rispetto dei doveri di convivenza, l'umanità che va riconosciuta a qualsiasi uomo e la fermezza nel perseguire eventuali comportamenti non rispettosi. Entro mercoledì i ragazzi profughi ospitati all'hotel Paradiso saranno spostati in altri centri. Grazie alla Prefettura per il prezioso lavoro di raccordo». Sollevati i cittadini che hanno rimarcato come l'emergenza migranti abbia messo in seria difficoltà il lembo di terra di Oltrebrenta. «Ci auguriamo - riferiscono - che la chiusura del centro di accoglienza straordinaria, unitamente alla riapertura dell'albergo con finalità turistiche, induca commercianti e industriali a tornare ad investire sul nostro territorio». L'appuntamento è ora fissato per domani mattina quando di fronte al Paradiso un primo gruppo di migranti, dei 31 rimasti, saluterà la struttura con destinazione Padova. Martedì si replica, poi si metterà la parola fine ad un periodo tutt'altro che tranquillo della vita di Oltrebrenta.
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino