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SAN GIORGIO (PORDENONE) - Il sindaco di San Giorgio della Richinvelda Michele Leon ha negato la cittadinanza italiana a una sua concittadina e l'ha rimandata a casa invitandola a studiare la lingua, ma anche gli usi e costumi dell'Italia. L'episodio risale ad alcuni giorni fa ed è avvenuto durante il conferimento della cittadinanza italiana a una persona straniera che era stata convocata in municipio per prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana. «Al momento della lettura della formula specifica, l'interessata non è stata in grado di aprire bocca, perché priva delle basilari conoscenze della lingua italiana», la denuncia di Leon che, dopo essersi confrontato con gli uffici, ha ritenuto di sospendere e rinviare a data da destinarsi la cerimonia, per maggiori approfondimenti del caso.
LO SFOGO
Leon mastica amaro. «Nell'immediatezza del fatto mi sono innervosito, ma poi è subentrata tanta amarezza.
IL REGALO
Leon, che ha concesso decine di cittadinanze negli anni, prosegue il suo sfogo rammentando di essersi sempre congratulato, consegnando anche copia della Costituzione Italiana, con le persone che entrano a far parte della nazione attraverso il giuramento, «Perché sono convinto che chi si è insediato e integrato nel nostro Paese per motivi di lavoro, sentimentali o altro, abbia diritto a ottenere la cittadinanza, ma non posso accettare situazioni simili a quella appena accaduta». Al Ministro e al Prefetto ha chiesto anche un intervento al fine di perfezionare le verifiche in fase di istruttoria, che viene fatta direttamente dagli uffici romani. «Mi aspetto che la persona interessata in questi giorni possa studiar la nostra lingua, così bella e articolata per sentirsi davvero cittadina italiana - conclude leon - e per prevenire qualsiasi polemica ricordo che durante i 7 anni del nostro mandato sono stati organizzati ben 7 corsi gratuiti di Italiano per stranieri, in collaborazione con il Cpia di Pordenone».
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