Alle terme senza vaccino: 60enne grave in ospedale

Pazienti covid ricoverati
BELLUNO - C'è il primo ricovero Delta a Belluno. Ci risiamo. E, questa volta, prima del previsto. Sono trascorsi soltanto 20 giorni da quando gli ospedali della...

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BELLUNO - C'è il primo ricovero Delta a Belluno. Ci risiamo. E, questa volta, prima del previsto. Sono trascorsi soltanto 20 giorni da quando gli ospedali della provincia hanno dimesso l'ultimo paziente covid. Era il 15 giugno e, memori di quanto accaduto nell'estate 2020 (trascorsa all'insegna del tana liberi tutti), si guardava con ottimismo alla stagione calda che stava per iniziare. Ora siamo a luglio e, al contrario delle previsioni, i contagi sono già ripartiti. Non solo: ieri, sono ricominciati anche i ricoveri. Uno, a dir la verità. Si tratta della 60enne feltrina - primo caso di variante Delta a Belluno - tornata da un soggiorno termale fuori regione. La donna non si trova in Terapia Intensiva ma l'Ulss Dolomiti ha definito la sua condizione clinica «impegnativa».

CONTAGIOSITÀ
La variante Delta, in base alle ultime evidenze disponibili, risulta essere del 40-60% più trasmissibile rispetto alla variante Alpha (cioè quella inglese) e può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione. Sembra inoltre che chi abbia ricevuto una sola dose di vaccino anti-covid sia meno protetto contro l'infezione rispetto a chi abbia completato il ciclo vaccinale. Per avere una protezione adeguata occorrono quindi due dosi, mentre la 60enne positiva ricoverata ieri a Feltre non ne ha nemmeno una e questo potrebbe aver influito sulla sua ospedalizzazione.

FOCOLAI
Ci sono della novità, purtroppo negative, anche sul fronte dei due focolai. Ieri sono stati scoperti 5 nuovi casi che portano il totale dei positivi a 24 (mentre a livello provinciale sono 59). Sono quasi tutti riconducibili al gruppetto di sei amici ventenni che, dal 25 al 27 giugno, avevano partecipato a una festa di compleanno, alla Pedavena cup di calcio a 5 (come pubblico) e guardato la partita Italia-Austria su maxi schermo. Risulta invece più limitato il focolaio al Centro estivo di Anzù dove si è positivizzata una ragazza che fa l'animatrice. Al momento, non sono emersi altri casi.

NECESSITÀ DI DIAGNOSI PRECOCE
«Questa casistica - ha spiegato l'azienda sanitaria - conferma la necessità di una diagnostica precoce, anche a fronte di sintomatologia respiratoria minima o di contatti, anche occasionali, con persone risultate positive». Con tosse, raffreddore o febbre è necessario sottoporsi a tampone. L'Ulss Dolomiti ricorda che, per favorire questa diagnostica, tutti i covid point del territorio eseguo tamponi ad accesso libero nelle seguenti sedi e orari: Belluno-Ospedale (drive-in San Gervasio), tutti i giorni, festivi inclusi, dalle 8.30 alle 12.30; Feltre-Anzù, dal lunedì al sabato (festivi esclusi), dalle 8.30 alle 12.30; Agordo- Piazzale Tamonich, martedì, giovedì e sabato (festivi esclusi), dalle 9 alle 10; Tai di Cadore, martedì, giovedì e sabato (festivi esclusi), dalle 13 alle 15. Tracciamento dei contatti, tamponi, ma anche vaccini. Sono i tre strumenti per arginare i contagi e sconfiggere la pandemia. Dall'inizio della campagna vaccinale l'Ulss Dolomiti ha somministrato oltre 193mila (prime e seconde) dosi di vaccino anti-covid.

9MILA IN CODA PER UNA DOSE


Le persone già prenotate per la vaccinazione sono circa 9 mila. Dopo le lettere agli over 60, è in corso l'invio di un messaggio di testo ai cittadini che rientrano nella fascia d'età 40-59 anni per invitarli alla vaccinazione. A queste persone sarà eseguito un vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna). Quasi un bellunese su due (della popolazione target) risulta immunizzato. Il 46,2% ha già ricevuto entrambe le dosi di vaccino. Per quanto riguarda le singole fasce d'età, la percentuale dei non vaccinati aumenta con il calare dell'età. Mancano il 13% degli over 60, il 28,9% dei cinquantenni, il 40,3% dei quarantenni, il 61,6% dei trentenni, il 63,4% dei ventenni e l'82,3% dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni. Belluno è tra le province venete più virtuose, in ambito vaccinale, ma serve uno sforzo maggiore. Nel portale dell'Ulss Dolomiti è ancora possibile trovare dei posti disponibili per qualsiasi fascia d'età.
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Il Gazzettino