Nevegal salvo, ma solo per la prossima stagione: «Poi chiudiamo tutto»

Nevegal salvo, ma solo per la prossima stagione: «Poi chiudiamo tutto»
Belluno La stagione in Nevegal è salva. Ma il capitolo non è chiuso. È un lieto fine solo a metà quello del Colle: l'Alpe assicurerà...

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Belluno La stagione in Nevegal è salva. Ma il capitolo non è chiuso. È un lieto fine solo a metà quello del Colle: l'Alpe assicurerà l'attività per la stagione invernale e quella estiva, ma poi il cda saluterà tutti, farà un passo indietro e non verserà più un euro. Adieu, è stato bello ma arrivederci. È la conclusione di un mese di patimenti, riflessioni, incontri, raccolte fondi e previsioni catastrofiche. Per ora si può tirare un sospiro di sollievo, grazie anche all'impegno della Regione le piste apriranno e probabilmente il Comune investirà per potenziare la stagione calda, poi si vedrà. La decisione assunta lunedì sera dall'assemblea dei soci dell'Alpe è solo un punto di partenza: ora inizia la caccia a nuovi investitori.  «Questo cda ha deciso di gestire ancora per una stagione, poi basta annuncia il presidente Maurizio Curti -. Ci impegneremo già a partire dai prossimi giorni a creare una cabina di regia per invogliare chi voglia candidarsi all'ingresso nella compagine societaria. Una delle vie possibili potrebbe essere l'aumento di capitale, vedremo, i tecnicismi percorribili sono tanti». Di certo l'Alpe non chiuderà. La società  simbolo del Colle, che oggi conta al suo interno 22 imprenditori, resterà in vita. Non è ancora chiaro se ci saranno uscite, quel che è certo è che sono attesi nuovi arrivi. «Non credo ci siano ancora chance per andare avanti così - aggiunge l'ad Piero Casagrande -, ma abbiamo dodici mesi di tempo per trovare una soluzione definitiva, altrimenti la società non sarà più in grado di garantire le aperture stagionali». La direzione a cui guardare, ad ogni modo, è chiara. L'aveva indicata anche l'assessore al turismo Federico Caner dopo l'incontro tra i soci e il Comune della scorsa settimana. Si punta a nord, nella speranza di attirare l'attenzione di qualcuno. «La società resta in vita ma c'è la necessità di trovare nuove forze per dare slancio alla località aggiunge Curti -, pensiamo per esempio a soggetti che già gestiscono impianti come i nostri in provincia di Belluno». 

I FONDII 100 mila euro, in qualche modo, sono stati trovati. Tra i 50 mila euro assicurati dal Comune, tra i 14.300 raccolti dalla Pro Loco Pieve Castionese, i 12 mila messi sul piatto dagli operatori e quelli attesi dalla Regione, il traguardo è stato raggiunto. Per fortuna, perché i soci non hanno più intenzione di aprire il portafoglio. «Abbiamo deciso di mettere uno stop ai continui finanziamenti a cui eravamo costretti per tenere in piedi il Nevegal spiega Curti -, la nostra volontà è quella di dare continuità all'Alpe ma sia chiaro che questa è l'ultima stagione di gestione, per noi. Poi non si venga a dire che non l'avevamo detto». Gli investimenti messi nero su bianco nel Piano presentato alla maggioranza di Palazzo Rosso circa un mese fa, non è detto si faranno. «L'attuale compagine non intende più investire chiarisce una volta di più Casagrande -, nel documento sono state riportate le necessità per far capire quali dovrebbero essere gli sviluppi futuri. La società è sana, ora dobbiamo risolvere il problema del pareggio di bilancio e, appunto, degli investimenti». 

L'ATTIVITÁLa previsione è quella di aprire gli impianti il 7 8 dicembre. Al più, se proprio il meteo non sarà favorevole, il fine settimana successivo. «Partiamo in ritardo spiega l'ad -, ma grazie alle nostre ottime maestranze saremo in grado di garantire l'apertura in tempi brevi. Quest'anno potremmo utilizzare ancora lo skilift delle Erte, per il quale abbiamo ottenuto la proroga». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino