PORDENONE - Come a maggio, quando una primavera ballerina ha fatto precipitare i conti dei negozi in centro storico. Solo che adesso si avvicina il Natale, e il periodo era quello...
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I NODI
C’è anche il problema del traffico, a complicare la situazione a Pordenone. Il maltempo già di suo crea ingorghi, ma soprattutto nella prima parte del mese anche i cantieri ancora in corso hanno fatto desistere alcuni automobilisti, deviandoli verso altre mete commerciali. «Ora i cantieri sono finiti e i parcheggi in centro (anche gratuiti in corrispondenza del periodo più caldo dello shopping natalizio, ndr) ci sono, quindi invitiamo le persone di tutta la provincia a fare acquisti in centro e a risollevare le sorti del commercio del centro storico - esorta Marchiori -, in attesa dei saldi del prossimo anno». Il bilancio per ora è negativo. Non bastano le giornate di mercato, non basta la possibilità di parcheggiare spendendo meno. Ci vuole il bel tempo - e non importa se la temperatura scende - per far decollare finalmente gli acquisti di Natale. Ieri mattina, nonostante il diluvio, qualcuno ha messo il naso fuori di casa per prelevare un pacco regalo in centro, ma è ancora troppo poco.
LA FESTA
Salvo il concerto di Jerry Calà in piazza XX Settembre, programmato fortunatamente dopo le piogge torrenziali, a soffrire durante alcune serate sono state anche le casette di piazza XX Settembre. Ottimi i risultati nelle notti senz’acqua, quando gli stand sono stati presi d’assalto soprattutto dai giovani, ma contro le bizze del meteo anche i ristoratori hanno dovuto alzare bandiera bianca.
LE SPERANZE
Il tempo, secondo le previsioni, dovrebbe stabilizzarsi nei prossimi giorni, ma dopo Natale la speranza è quasi tutta riposta nei saldi invernali. Ormai però se ne sarà già andato un 2019 segnato in primis dai cantieri, che hanno messo a ferro e fuoco il centro storico condizionando non poco l’attività dei commercianti, e in secondo luogo da un cielo che ha riservato più dolori che gioie a chi vive in base alla propensione delle persone ad uscire di casa per effettuare acquisti. Il 2020 sarà quindi salutato con ottimismo, perché i record negativi del 2019 saranno difficili da eguagliare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino