Treviso. Nasce prematura a 26 settimane, Teresa salvata dall'équipe della terapia intensiva neonatale

Treviso, la storia di Teresa nata prematura
TREVISO - Teresa è nata prematura a sole 26 settimane, pesava 850 grammi e presentava le problematiche tipiche dei bimbi nati pretermine. Ora, dopo tre mesi trascorsi nella...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO - Teresa è nata prematura a sole 26 settimane, pesava 850 grammi e presentava le problematiche tipiche dei bimbi nati pretermine. Ora, dopo tre mesi trascorsi nella Terapia Intensiva Neonatale del Ca’ Foncello, pesa quasi tre chili e presto potrà finalmente andare a casa. Teresa è la centesima bimba presa in carico, fin dal momento della nascita, nell’ambito del progetto di neuroriabilitazione precoce, dal team frutto della collaborazione tra l’Unità operativa di Terapia intensiva neonatale (TIN) e quella di Riabilitazione dell’ospedale di Treviso. Il progetto, partito ad agosto, è stato un successo di squadra anche grazie alla fisioterapista Giulia, che ha lavorato in stretta collaborazione con l’équipe della TIN, medici, psicologi del neurosviluppo, infermieri, operatori sociosanitari e logopediste per garantire il benessere dei piccoli pazienti prematuri.

«Siamo entusiasti di vedere i progressi che Teresa, e come lei anche gli altri neonati che seguiamo, compiono grazie al lavoro di squadra e al fondamentale supporto dei genitori: il team dedicato, infatti, affianca mamme e papà nella cura dei piccoli» ha commentato Paola Lago, direttrice della Terapia Intensiva Neonatale.

«Questa collaborazione interdisciplinare - ha sottolineato invece il direttore della Riabilitazione, Marco Gugelmetto - è essenziale per garantire il miglior recupero ai piccoli pazienti: i genitori sono coinvolti attivamente e apprezzano la formazione che ricevono per accudire correttamente i loro neonati».

«Siamo fieri di questo progetto e di essere tra i pochi centri in Italia che offrono un'attività di questo tipo: stiamo raggiungendo nuovi eccellenti livelli di cura per i nostri pazienti più piccoli» ha precisato il direttore generale, Francesco Benazzi. Dopo una prima fase sperimentale, i genitori possono ora contare sul supporto della Riabilitazione anche dopo la dimissione del neonato. Gli specialisti, infatti, attraverso gli accessi in tele-riabilitazione osservano da remoto i progressi del bimbo e interagiscono con i genitori, garantendo un'assistenza completa e continua e riducendo il numero di accessi in ospedale. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino