PORDENONE - E' dalle prime ore di oggi che in una dozzina di province (Pordenone, Udine, Treviso, Venezia, Padova nel Nordest, ma anche Reggio Emilia, Modena, Ravenna,...
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BLITZ - I Nas contrastano così frodi ed illeciti ai danni dei consumatori e tutelano le Doc nel settore vitivinicolo. Da quanto si apprende gli indagati sono una decina. Gli accertamenti sono volti ad acquisire elementi di prova relativi a comportamenti fraudolenti, messi in atto - secondo i carabinieri dei Nas - in una cantina della provincia di Pordenone. A questo proposito i Nas avrebbero perquisito la nota cantina Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda: i militari indagano sulla presunta produzione e immissione in commercio di enormi quantità di vini che, pur non costituendo un pericolo per la salute del consumatore, sono stati qualificati con più Dop e lgp. Questo in violazione delle norme dei disciplinari quindi vini ottenuti con uve prodotte ben oltre i limiti massimi di resa e con una gradazione naturale inferiore ai valori previsti dai disciplinari. Inoltre, alcuni vini sono stati qualificati con nomi diversi da quelli reali.
LA REPLICA - «Nessun commento finchè non avremo preso atto delle accuse, ma si chiarirà tutto» dicono i vertici della Cantina di Rauscedo . Le accuse che sono state mosse a una cinquantina di persone e in gran parte si tratta di soci-coltivatori che conferiscono le uve e poi di alcuni dei rappresentanti legali della Cantina. Da quanto si è appreso, sarebbero per la maggior parte agricoltori che operano tra le province di Pordenone - area di residenza di quasi tutti gli indagati - e Udine.
Tutti i particolari sul Gazzettino del 31 gennaio Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino