Addio Nane Stropa, ultimo grande cantastorie veneto

Nane Stropa, vero nome è Gianni Buniolo
CONSELVE - Addio Nane Stropa, cultore e cantore delle tradizioni e della cultura popolare. Grande cordoglio a Conselve, ma anche in tutto il Padovano, per la morte avvenuta...

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CONSELVE - Addio Nane Stropa, cultore e cantore delle tradizioni e della cultura popolare. Grande cordoglio a Conselve, ma anche in tutto il Padovano, per la morte avvenuta all’ospedale di Rovigo di Gianni Buniolo, cantastorie noto in tutto il Veneto, che percorreva insieme ai suoi organetti, affascinando grandi e piccini e raccontando di un mondo scomparso con l’avvento della meccanizzazione e dell’industrializzazione. Grazie a Nane Stropa, il suo nome d’arte, quel mondo riviveva in chi lo aveva vissuto e veniva portato a conoscenza dei più giovani. Gianni Buniolo aveva 76 anni, era nato a Conselve, dove la sua famiglia gestiva una avviata bottega di generi alimentari e dal padre Giulio, detto “Cai”, simpatico soprannome con il quale anche oggi la famiglia viene individuata, prese la passione per la vendita di alimenti e per primarie ditte nazionali assume ruoli di sempre maggiore importanza nel settore commerciale, fino a ricoprire il ruolo di responsabile di zona. Con il matrimonio con Lidia Barbiero, compagna di vita e di passioni culturali, si sposta a Padova, dove nasce il figlio Carlo, per fare ritorno poi negli anni ‘80 nella natia Conselve, dove è stato per decenni impegnato nell’Avis comunale e del Conselvano.

 TRADIZIONI VENETE Buniolo già da giovane era appassionato cultore delle tradizioni popolari venete, che con il raggiungimento della pensione coltiva con maggiore impegno, ritrovando nel mondo orale e musicale la sua indole, coinvolgendo con il suo fare istrionico il pubblico di grandi e piccini. Nel 1993 fonda il gruppo folcloristico “I Pavani”, partecipa a corsi di dizione e recitazione, che lo vedono specializzarsi nella conoscenza e nella proposta del padovano antico, impersonato da Angelo Beolco detto Ruzante, di cui Buniolo declama e interpreta molte delle opere. Nel 2003 è insignito dall’assessorato all’Identità Veneta della Provincia del titolo di “Strapadovan” per il suo costante impegno a valorizzare, recitare e diffondere la parlata padovano-veneta. E in quegli anni corona un suo vecchio sogno, possedere un organetto di Barberia: di questo strumento si appassiona e fa festa come “Cantastorie” nelle piazze e in tutte le occasioni in cui le tradizioni, le cante, i balli, la parlata, i prodotti della terra veneta sono riproposti. Grazie all’organetto di Nane Stropa il Conselvano e il Padovano vengono fatti conoscere anche fuori regione: memorabili le uscite a Capodistria in Slovenia e a Buie in Croazia. Gianni è stato anche tra i componenti del Coro Zip di Padova, attivo nelle case di riposo venete per donare qualche ora di serenità e di bei ricordi agli ospiti. Cristiano convinto, ha affrontato la malattia con dignità e coraggio. Il funerale sarà celebrato sabato mattina alle 10 nel duomo di Conselve. 
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Il Gazzettino