Sui binari per farsi selfie e video con il treno in arrivo: 4 ragazzini salvati dalla Polfer

Giovani sui binari per il selfie o il video ad alto rischio in una foto d'archivio
MUSILE DI PIAVE -  Un pomeriggio di noia. Così 4 adolescenti di Musile di Piave pensano di distrarsi con una bravata: farsi un selfie mentre mangiano un panino...

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MUSILE DI PIAVE -  Un pomeriggio di noia. Così 4 adolescenti di Musile di Piave pensano di distrarsi con una bravata: farsi un selfie mentre mangiano un panino vicino ai binari del treno. L’avevano visto fare in un video su Tik Tok, il social network più amato e frequentato dai ragazzi. Erano sul ponte ferroviario sul Piave che collega Musile a San Donà, incuranti del pericolo che avrebbero corso se fosse sopraggiunto un convoglio, quando un passante li ha notati ed ha subito avvisato la polizia locale. Individuati dagli agenti, i quattro ragazzi sono stati informati che non potevano sostare in prossimità dei binari e sono stati portati al comando della polizia municipale, dove sono stati raggiunti dai genitori, spaventati e preoccupati, che hanno fatto una lavata di capo ai figli. 



L’INCONTRO
Ma la vicenda non è finita lì. Piuttosto di procedere con una denuncia, il sindaco Silvia Susanna ha coinvolto la polizia ferroviaria per concordare un’apposita lezione riservata ai quattro adolescenti sui pericoli costituiti dall’emulazione dei video che vengono pubblicati sui social. Qualche giorno fa, nella sala consiliare del municipio c’è stato l’appuntamento dei ragazzi con il sindaco e gli agenti della Polfer. «Li ho incontrati. Sono dei ragazzi di buona famiglia che un giorno hanno deciso di compiere questo gesto perché su Tik Tok avevano visto un giovane che andava a farsi dei selfie sui binari del treno», ha detto la prima cittadina, riferendo in consiglio comunale l’episodio avvenuto nei giorni scorsi, nell’ambito delle iniziative per i giovani attuate dal Comune. «La polizia ferroviaria ha spiegato ai quattro ragazzi che quelli che girano su Instagram, Tik Tok e altri social sono video fasulli, mostrando come questo si possa osservare sia dalle immagini che dalle dimensioni dei treni e dei binari», ha precisato Susanna. 

LA RAMANZINA
Quei ragazzi però non hanno fatto caso ai particolari. «Nel caso dei 4 adolescenti sarebbe stato facile punirli, fare una denuncia», ha commentato il sindaco, che invece ha scelto di incontrarli, di far loro capire quello che hanno commesso, di spiegare quali inganni ci sono nei video che spesso ammirano. E anche di far loro una seria ramanzina, perché questa volta è andata bene, i ragazzi sono stati fermati in tempo prima di fare qualche gesto inconsulto, magari al sopraggiungere di un treno. Ma non sempre c’è il lieto fine e qualche incidente mortale per una bravata, emulando l’impresa compiuta da altri giovani e pubblicata sui social più seguiti, è già accaduto. 

L’EDUCAZIONE

Per bloccare il fenomeno, il sindaco di Musile ha deciso di assegnare alla scuola il compito di informare gli allievi sui rischi che corrono nell’imitare gesti pericolosi, senza averne consapevolezza, solo per il desiderio di comparire in un video, come quelle avventure sui binari ferroviari. Per questo, oltre ai corsi sul bullismo, dal prossimo anno ha deciso di proporre all’Istituto comprensivo della città che vengano tenute lezioni anche dalla Polfer. «Questo tipo di educazione civica va fatta a scuola, dove i ragazzi sono ricettivi, ascoltano, capiscono - ha sostenuto il sindaco Susanna -. Meglio fare un’ora di italiano in meno e spiegare ai ragazzi quello che è stato illustrato dalla polizia ferroviaria ai loro quattro coetanei, perché i ragazzi si rendano conto di quello che può accedere per una bravata».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino