Cristiano, è di Rovigo uno dei dieci migliori chitarristi al concorso americano Dreamcatcher Six Strings 2021

Cristiano, è di Rovigo uno dei dieci migliori chitarristi al concorso americano Dreamcatcher Six Strings 2021
ROVIGO - Il chitarrista rodigino Cristiano Gallian è risultati tra i dieci musicisti migliori scelti a livello mondiale all'inizio di aprile in occasione del concorso...

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ROVIGO - Il chitarrista rodigino Cristiano Gallian è risultati tra i dieci musicisti migliori scelti a livello mondiale all'inizio di aprile in occasione del concorso americano Dreamcatcher Six Strings 2021.


«È un sogno che si avvera ha commentato Gallian perché è una competizione importantissima ed è organizzata da uno dei miei idoli: il chitarrista Lee Ritenour. Ascolto e cerco di trascrivere la sua musica da quando sono bambino; non ha mai smesso di stupirmi e darmi dei validi insegnamenti. Ha collaborato con artisti del calibro di B.B. King, Aretha Franklin, Art Garfunkel, Bill LaBounty, Peggy Lee, Carly Simon, Umberto Tozzi, Olivia Newton-John, Al Jarreau, Sarah Vaughan, Barbra Streisand, Neil Diamond, Diana Ross, Cher, Paul Anka, Natalie Cole, Sheena Easton, Pink Floyd».


CONCORSO INTERNAZIONALE
Di che concorso si tratta? «La competizione, che esiste da circa un decennio, riguarda l'arrangiamento e l'interpretazione di un brano, con grande libertà di scelta tra stili e strumenti. Lee Ritenour ha prodotto un nuovo disco alla fine del 2020 e ha bandito il concorso proponendo degli arrangiamenti originali di uno dei suoi pezzi. Nonostante la pandemia e i tempi piuttosto stretti per lavorare, oltre alla difficoltà di effettuare delle prove d'insieme, ho voluto provare per la prima volta a partecipare».
Cosa ha presentato? «Ho scelto il brano Starlight, nato per chitarra sola, e lo ho riarrangiato per la mia band, i Linea4, formata, oltre che da me, da mio fratello Gianpaolo alla batteria, da Marco Pollice alla tastiera e Marco Baxa alla chitarra acustica. Grazie anche all'aiuto di Nik Muneratti, abbiamo realizzato delle registrazioni a distanza e poi abbiamo assemblato le tracce, scoprendo solo dopo le singole registrazioni l'effetto dell'insieme».
Che preparazione e ispirazioni ha avuto? «Sono un musicista autodidatta, anzi lo ero, perché dallo scorso anno mi sono iscritto al corso di jazz del Venezze. Anche se si tratta di un impegno importante, ho insegnanti molto bravi e trovo che sia stimolante il confronto con altri musicisti. Per la scrittura mi sono ispirato a un insieme di stili: dal classico al moderno, fino al jazz e al funk. Il risultato è molto diverso dall'originale, e spero che sia stata apprezzata la novità. Il brano è disponibile al link https://www.youtube.com/watch?v=HLaownLXbZY».


Che conseguenze ha questo riconoscimento per la carriera artistica? «Si tratta di un traguardo davvero prestigioso, che offre non solo visibilità a livello mondiale, ma può anche portare a opportunità significative».
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Il Gazzettino