TRIESTE - Avevano imbrattato la galleria San Vito appena rimessa a nuovo: nonostante pochissimi indizi, i responsabili sono stati identificati. Ma andiamo con ordine. Nella...
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Qualche giorno fa, in virtù dei concreti indizi a carico dei due indagati, sono state eseguite le perquisizioni degli appartamenti di Trieste e Udine, trovando conferma dell'ipotesi investigativa: è stato infatti sequestrato diverso materiale necessario ad imbrattare come vernici spray, pennarelli, squeezer ed un certo numero di fotografie e bozzetti ripetuti all'infinito per una manualità più veloce. Grazie a questo materiale ed alle altre prove raccolte, insieme ad un impegnativo lavoro di analisi e confronto, è stato possibile attribuire la paternità di oltre 100 scritte di vari colori e dimensioni sparse sui muri, pensiline del bus, bidoni delle immondizie, edicole, cabine di servizi vari (telefonia, posta, luce etc), pali dell'illuminazione pubblica e manufatti vari in tutta la città. Per questo motivo i due sono stati denunciati a piede libero per imbrattamento continuato con l'aggravante del concorso in reato. In un passo successivo scatteranno anche le sanzioni amministrative per aver violato il Regolamento di polizia urbana.
Ma non è finita qui: K.L. è stato denunciato anche per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio perché, durante la perquisizione nell'appartamento di Udine, ne sono state trovate di vari tipi (oppio, marijuana, cocaina, hashish e MDMA).
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Il Gazzettino