AURONZO - Col naso in su lo guardavano arrampicare, salire con grande agilità la via normale alla Grande di Lavaredo. E l'hanno visto precipitare. Questa mattina 17...
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Constatato il decesso, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello di 30 metri e trasportata al Rifugio Auronzo. Non si conosce al momento l'identità dell'uomo, che non era assicurato e stava salendo da solo quando è caduto. Si sta cercando di rintracciare il suo zaino.
Attorno alle 13 il 118 è stato allertato anche per altre diverse emergenze. L'intervento più difficile e spettacolare è stato a Trichiana, dove una squadra del Soccorso alpino di Belluno è intervenuta in aiuto di un escursionista che si era infortunato percorrendo assieme alla moglie il Brent de l'Art, un vero e proprio canyon che attrae molti escursionisti. G.B., 67 anni, di Padova, aveva infatti messo male un piede, procurandosi un sospetto trauma, mentre si trovava una trentina di metri dentro la gola del canyon. Una volta raggiuntolo, i soccorritori gli hanno stabilizzato la gamba e lo hanno imbarellato, ma poi hanno dovuto trasportarlo lungo la cengia assicurato a una teleferica, attrezzata al momento, fino alla strada sterrata e da lì a spalla in salita fino a Sant'Antonio Tortal. Affidato all'ambulanza, l'infortunato è stato accompagnato all'ospedale di Feltre.
A Cortina d'Ampezzo l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sotto il Cristallo, sulla pista che dal Rifugio Sonforca scende a Rio Gere. Dopo essere scivolato, un escursionista che era con i familiari aveva riportato la probabile frattura di una caviglia. Assistito dagli agenti del Sagf di Cortina e dal personale medico, L.M., 55 anni, di Zevio (Vr), è stato poi imbarcato con un verricello dal tecnico del Soccorso alpino di bordo, per essere portato all'ospedale di Belluno.
L'eliambulanza si è quindi diretta a Calalzo di Cadore, atterrando al Rifugio Galassi, per imbarcare una escursionista veneziana, A.Z., 42 anni, che si era storta una caviglia.
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Il Gazzettino