Padova. Multato perché pulì e coltivò l'aiuola pubblica, ora l'area verde versa nel degrado

Prima e dopo
PADOVA - La scorsa primavera il cittadino cinese Bayi, sposato e padre di tre figli, ha messo in atto quello che racchiude il concetto di res pubblica, la cosa pubblica. Ricevuta...

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PADOVA - La scorsa primavera il cittadino cinese Bayi, sposato e padre di tre figli, ha messo in atto quello che racchiude il concetto di res pubblica, la cosa pubblica. Ricevuta l'approvazione dei condomini del palazzo al numero 2/B di via Camporese in zona Ponte di Brenta, ha bonificato un'aiuola con tanto di topi. Prima ha raccolto cartacce, immondizia e 37 bottiglie di birra, e poi ha iniziato a dissodare il terreno. Quando viveva in Cina abitava in campagna e da buon contadino, per ridare vita a quel pezzo di terra, ha seminato fagiolini e carote. La comunità ha approvato, tutti contenti di poter riutilizzare quel giardino, tranne un residente. L'operato del cittadino cinese proprio non gli è piaciuto, così ha chiamato i vigili urbani. Risultato, il 30 marzo in via Camporese è intervenuta una pattuglia della polizia locale. Ivano, questo il suo nome italiano, l'11 di aprile si è visto recapitare un verbale di contestazione dal Comune di Padova. "Ha violato il regolamento di polizia urbana in quanto il giorno 30 marzo 2023 alle 17.50 in via Camporese 2/B quale soggetto non autorizzato, estirpava il manto erboso dell'aiuola comunale posta sulla pubblica via vangando il terreno. Si intima il trasgressore di provvedere ad idoneo intervento volto al ripristino dei luoghi, nella fattispecie intervento di livellamento del terreno, entro il termine di 10 giorni dalla notifica del presente verbale".

In più, il padre di famiglia asiatico, è stato anche raggiunto da una multa di 118 euro e 54 centesimi. Ivano, come gli ha intimato palazzo Moroni, ha rimosso l'orto e ha riportato l'aiuola allo stato iniziale. Da allora però lo spazio di verde pubblico, la res pubblica, è stato dimenticato. L'erba incolta è cresciuta alta e rigogliosa, e quel piccolo giardino è tornato a essere una discarica. I residenti, sconfortati, si sono limitati a immortalare con una serie di scatti il degrado. Una volta, una delle proprietarie di immobili del complesso, aveva ingaggiato un giardiniere privato per tagliere l'erba. Ma da quando è stato multato Ivano, nessuno più si arrischia a mettere mano nell'aiuola pubblica. A fianco di quella fetta di verde pubblico i condomini posteggiano le loro auto. La speranza è che nei prossimi giorni arrivino i giardinieri di palazzo Moroni a falciare le erbacce. 

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Il Gazzettino