BELLUNO - L’allevatore F. B., 72enne originario di Trichiana ma con allevamento a Vezzano, di Belluno, era finito alla sbarra con l’accusa di mancata esecuzione del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È stato lo stesso pm, Gianluca Tricoli, ieri a chiedere l’assoluzione per l'allevatore, al termine delle testimonianze che avevano di fatto scagionato l'uomo (difeso dall’avvocato Monica Casagrande). Nel primo intervento dell’ufficiale giudiziario l’uomo consegnò tutti i “passaporti” che aveva, alla richiesta dei documenti per le mucche. Probabilmente tra i documenti, c’erano anche passaporti doppi (come avviene per i capi austriaci che hanno due passaporti) e ne erano finiti anche quelli di un capo macellato ormai nel 2008. Così il conteggio fatto dall’ufficiale giudiziario era di 30 mucche, quando in realtà i capi erano solo 24. Ma nessuno li ha spostati o venduti: erano 24 fin dall’inizio, come è stato provato ieri. È stato sentito anche il veterinario che andò ad accertare il peso e le condizioni dei capi prima dell’asta, ma ha spiegato che fece una stima complessiva, senza analizzare una ad una le bestie. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino