«Giosuè ha ucciso i fidanzati per salvare la sua carriera in Finanza»

«Giosuè ha ucciso i fidanzati per salvare la sua carriera in Finanza»
PORDENONE - Freddo, determinato e bugiardo. Giosuè Ruotolo ha ucciso perché rischiava di essere denunciato da Trifone e Teresa per le molestie su Facebook. Se fosse...

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PORDENONE - Freddo, determinato e bugiardo. Giosuè Ruotolo ha ucciso perché rischiava di essere denunciato da Trifone e Teresa per le molestie su Facebook. Se fosse stata aperta un'indagine, avrebbe dovuto rinunciare alla carriera nella Guardia di finanza e, probabilmente, anche alla permanenza nell'Esercito, perchè aveva usato il wi-fi della caserma per tormentare il commilitone e la sua compagna. Trifone Ragone (28 anni) e Teresa Costanza (30) erano diventati pericolosi per la suo futuro e dovevano essere eliminati «per sempre dalla sua strada, avviata verso un'attività professionale desiderata e di fondamentale importanza, condivisa anche con la fidanzata». A queste conclusioni è giunta la Corte d'assise di Udine presieduta da Angelica Di Silvestre, con a latere il giudice Paolo Alessio Vernì e sei giudici popolari. 


Il 28enne di Somma Vesuviana, ex carrista del 132° Carri di Cordenons in procinto di essere arruolato nelle Fiamme Gialle, l'8 novembre scorso è stato condannato all'ergastolo con isolamento diurno per due anni. Le motivazioni della sentenza sono state depositate l'altro ieri. Nulla è stato tralasciato: orari, telecamere, testimonianze, superperizia della Procura, dichiarazioni dell'imputato, consulenze della difesa e piste alternative. Tutto è stato argomentato e valutato attentamente. Anche le tesi difensive. La sentenza, per come è stata strutturata, rischia di diventare un macigno in vista dell'impugnazione in Corte d'assise d'appello...
 
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Il Gazzettino