MOTTA DI LIVENZA - «Desidero che mamma e papà si rimettano insieme», «Il mio desiderio è parlare con Dio e giocare con lui»,...
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MOTTA DI LIVENZA - «Desidero che mamma e papà si rimettano insieme», «Il mio desiderio è parlare con Dio e giocare con lui», «Vorrei che mio papà tornasse a vivere». Sono alcune delle frasi scritte dai bambini della scuola primaria Aleandro di Motta su cartoncini a forma di stella che hanno poi colorato. Sono stati appesi lungo il chiostro d’ingresso della basilica della Madonna dei Miracoli di Motta. Fanno da cornice alla bella mostra dei presepi allestita lungo il porticato, che si conclude con la visione del tradizionale presepe che ogni anno viene presentato ai fedeli della basilica.
L’INIZIATIVA
Durante l’orario di scuola gli scolari sono stati invitati a mettere nero su bianco i loro desideri. Così chi passeggia per ammirare le varie sacre rappresentazioni, alzando lo sguardo, può leggere questi pensieri. Ed entrare in contatto con le generazioni di domani. Le sorprese non mancano, di fronte alla profondità dei bambini, innocenti sì, ma con le idee chiare su cosa significhi essere felici. Parole che non lasciano indifferenti. A volte fanno sorridere, più spesso ci si commuove. In una stella c’è scritto «Il mio desiderio è ritrovare i miei amici gatti Bubi e Felix», in un’altra «vorrei diventare un giocatore di Basket». In un’altra ancora c’è chi spara alto: «Vorrei giocare a basket nella Nba». Poi ce ne sono svariati dedicati al calcio e ai mondiali: «Vorrei conoscere Neymar e diventare suo amico», oppure «Vorrei diventare giocatore fortissimo e pagatissimo», oppure «Voglio diventare un calciatore di livello mondiale». Ma anche alle bambine piace lo sport. C’è anche chi vorrebbe «diventare una pallavolista e girare tutto il mondo». Ma non solo. C’è chi vorrebbe un cagnolino oppure un gattino, c’è chi vorrebbe un micio. E, segno dei tempi, c’è chi vorrebbe diventare un influencer e «una star di youtube».
SENSIBILITÀ
Tuttavia se ci si sofferma qualche secondo in più, ci si accorge anche di una sensibilità molto più profonda. «Vorrei avere un’amica che non tradisce mai» scrive una bimba.
Il Gazzettino