MESTRE - Salvi i posti di lavoro, garantite le consegne di auto e moto pagati in anticipo e mai consegnati. Dopo le nuvole nere che si erano addensate su Motorsport, la...
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Una volta concluso questo passaggio, si procederà alla cessione dell’intero complesso ai due acquirenti. «E sarà garantita la prosecuzione di tutti i rapporti di lavoro», sottolinea Ficotto, coadiuvato in queste settimane dai legali Alessandro Simionato, Matteo Di Pede e Sandro Grandese per la parte giuslavoristica.
Ma saranno assicurati anche i diritti dei clienti che da mesi attendono la consegna dei veicoli ordinati a Motorsport, grazie a una transazione conclusa con Bmw Group. Un passaggio, questo, particolarmente oneroso per la casa madre che ha accettato di farsi carico della situazione pur senza essere direttamente coinvolta nelle difficoltà economiche che avevano colpito l’azienda di Mestre, per la quale si era parlato di un “buco” di decine di milioni di euro.
«Sin dall’inizio della crisi - dichiara Sergio Solero, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia - avevamo come obiettivo quello di tutelare due categorie di persone per noi fondamentali: da un lato i collaboratori della concessionaria e dall’altro i nostri clienti auto e moto che avevano avviato o concluso contratti con la concessionaria che rappresentava i nostri marchi».
Per la consegna, assicura il curatore, i tempi saranno rapidi, pur nel rispetto delle procedure di legge previste. Ma i clienti «avranno i mezzi che avevano ordinato alle stesse condizioni pattuite con Motorsport», sottolinea Roberto Ficotto. Certo, la vicenda non si può dire ancora conclusa: una volta cedute le attività agli acquirenti, il curatore sarà alle prese con la vendita degli immobili e degli altri beni aziendali con i quali si procederà a saldare, almeno in parte, i creditori. Ovvero gli stessi dipendenti che avanzano stipendi arretrati e alcuni fornitori della concessionaria. Ma rispetto ad alcune settimane fa, quando il “crac” era stato conclamato e i clienti temevano di non rivedere più i veicoli che avevano pagato in anticipo, lo scenario appare radicalmente mutato.
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Il Gazzettino