Schianto in Istria. Lara e Michele, l'amore nato al lavoro e spezzato sulla strada del mare

Lara Bisson e Michele Pollesello
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ODERZO - Lui noto progettista di cucine nell'azienda di famiglia, la Arrex Cucine Spa di Mansuè. Lei brillante manager dell'azienda Distretto Casa di Torri di Quartesolo (Vicenza). Michele Polesello, 46 anni, e Lara Bisson, di 39, si erano conosciuti un anno fa, in ambito lavorativo; si erano piaciuti, stimati ed era nato un grande amore. Sono morti nel terribile incidente avvenuto in Istria dov'erano andati giovedì notte per trascorrere un lungo fine settimana, per poi rientrare pronti per il lavoro del lunedì mattina. Fatale l'impatto con un furgone che ha invaso la loro corsia. Michele è deceduto sul colpo, Lara verso sera all'ospedale di Pola, dove i medici hanno tentato di tutto per salvarla.

TRISTE DESTINO
Nato a Pordenone, Michele aveva vissuto a Oderzo, anche se poi si è trasferito nella casa che ha a Jesolo, in via Buonarroti. Era una parte importante dell'azienda di famiglia, la Arrex Cucine, nota nella cittadina balneare anche per avere fatto da sponsor, per diversi anni, al Palazzo del Turismo (la struttura dei concerti di piazza Brescia) e ad altre attività della Jesolo Turismo, specie dopo la morte dello zio Flavio, avvenuta nell'agosto del 2015, a 62 anni, mentre si trovava al lavoro. Michele Polesello seguiva, in particolare, lo stabilimento Arrex-1 di Mansuè, dove ora regna lo sconforto. La grande azienda che si trova in via Portobuffolè, fondata nel 1973, è una delle prime fabbriche del paese. Michele Polesello lo conoscevano tutti. «Da 22 anni che lavorava da noi come progettista di cucine componibili -dice la famiglia Maronese che con i Polesello detiene la proprietà dell'azienda- Michele era una persona validissima, lascia un vuoto immenso, siamo sconvolti». «Era una splendida persona, siamo tutti addolorati e scossi -aggiunge Elisa Polesello, amministratore delegato di Arrex- Era un lavoratore molto capace, dalle indubbie qualità morali. Riprenderemo a lavorare oggi con Michele nel cuore».

LE VISITE AL FIGLIO
L'azienda fa parte del gruppo Atma, con 12 stabilimenti e marchi aziendali, annovera oltre 400 dipendenti ai quali si aggiungono 300 collaboratori esterni. Ed è un triste destino, questo che si ripete in Arrex. Nel 2015, a seguito di un infarto fulminante, che l'aveva colto mentre era con dei clienti, era morto Flavio Polesello, 62 anni, amministratore delegato dell'Arrex, zio di Michele. A Oderzo Michele Polesello aveva vissuto fino al 2017, c'è ancora il suo nome sul campanello dell'appartamento dove abitava in via Manin e dove tuttora risiedono l'ex compagna dalla quale aveva avuto un figlio di 17 anni. L'uomo si era trasferito a Jesolo ma veniva nella città opitergina molto spesso. «Lo vedevo di frequente, veniva a trovare il figlio -riferisce una vicina di casa- Era sempre presente. Era un uomo molto cordiale, salutava, si fermava a scambiare due chiacchiere. Un'ottima persona. Siamo rimasti tutti senza parole quando abbiamo saputo dell'incidente. Davvero un destino terribile».

LA COMPAGNA


Lara, originaria di Noventa Vicentina, era una delle collonne di Distretto Casa (ex Distretto Creativo), team di professionisti a servizio del ramo immobiliare. L'azienda ha aperto una sede anche a Jesolo, in via Dei Mille, per seguire in particolare tutto ciò che è inerente all'arredamento degli appartamenti e Lara si era messa a disposizione per guidare le nuove dipendenti, per farle crescere ed entrare completamente nello spirito di questa bella realtà imprenditoriale. Bisson era molto professionale e preparata, con una grande capacità di capire le persone e risolvere eventuali problematiche; era in grado di mediare e di guardare al passo successivo da fare, con positività e ottimismo. I due si erano conosciuti circa un anno fa proprio in ambito lavorativo. «Erano felicissimi ed insieme stavano proprio bene» ricorda chi li ha conosciuti. Michele, una persona buona, molto semplice, che non ostentava ciò che era riuscito ad essere ed avere attraverso l'attività. Lei una persona semplice, che amava stare nel suo giardino, ma anche viaggiare. Dopo tanti anni fatti di duro lavoro, aveva deciso di rallentare i ritmi ed assaporare di più ogni singola giornata, grazie anche all'uomo che la stava rendendo felice. Dopo questa mini vacanza in Istria, avevano già programmato un viaggio da fare in agosto, in Kenya. «Tutto sembrava possibile -scrive su Facebook una collega di Lara- perchè ci mettevi anima, cuore e caparbietà in tutto. Per me eri una sorella maggiore».

    
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Il Gazzettino